Oggi Giannini, domani Alfano
I ministri fanno tappa nelle Marche

Angelino Alfano
Angelino Alfano
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Giovedì 31 Marzo 2016, 10:44
ANCONA - Passaggio marchigiano per due ministri in 48 ore: Stefania Giannini oggi a Urbino e Angelino Alfano domani a Fano. Dalla formazione alla sicurezza, due eventi e un denominatore comune: la consapevolezza. Si procede per ordine. Oggi, alle 17, nell’Aula magna del rettorato dell’Università di Urbino il ministro dell’Istruzione, dell’università e della ricerca Stefania Giannini affronterà le urgenze del sistema: la fuga dei cervelli, la scarsità delle risorse destinate alla ricerca e il blocco degli stipendi ormai quasi decennale.

Assieme al rettore Vilberto Stocchi ai vertici dell’ateneo e ai rappresentanti delle istituzioni, parteciperanno al confronto anche il Governatore Luca Ceriscioli, il sindaco di Urbino Maurizio Gambini, i parlamentari Marco Marchetti e Camilla Fabbri. “Non possiamo che esprimere il nostro massimo apprezzamento per la presenza del ministro Giannini nella nostra Regione e la ringraziamo per aver accettato il nostro invito - è la voce comune di Fabbri e Marchetti - Sarà infatti un’occasione di confronto preziosa su temi fondamentali per lo sviluppo del Paese, come la ricerca e l’istruzione, che questo Governo ha messo al centro della sua azione”. E ancora: “Il dialogo fra mondo accademico e le istituzioni, del resto, rappresenta la strada principale per poter elaborare, anche nel futuro, misure e interventi che rispondano sempre alle esigenze degli studenti, dei docenti, delle famiglie”.

Non solo mondo accademico. Il ministro Giannini alle 18.30 si sposterà al Museo del Balì per partecipare al workshop “Scuola Digitale: le nuove vie della didattica per una buona scuola”. A questa seconda iniziativa interverranno anche il sindaco di Saltara, Claudio Uguccioni, e il presidente del Museo, Alighiero Omicioli. Un titolo che sembra un motto: “Chi ha paura non è libero”. Il ministro dell’Interno Angelino Alfano si presenterà, domani alle 18, alla Sala Verdi del Teatro della Fortuna di Fano per declinare la parola libertà. Un concetto che è scritto chiaro anche nel sottotitolo: “La nostra guerra contro il terrore”. Il ministro si fa precedere da poche battute per condannare ogni forma di supremazia. “Questa - fa notare Alfano - è la storia di governi e popoli in lotta per la libertà, minacciati da chi pretende, con la violenza, di affermare l’esistenza di uno Stato cancellandone altri”.
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