iGuzzini, l'annuncio a Francoforte
"L'azienda sarà quotata in Borsa"

Il presidente Luca Ceriscioli nello stand iGuzzini a Francoforte
Il presidente Luca Ceriscioli nello stand iGuzzini a Francoforte
di Maria Cristina Benedetti
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Martedì 15 Marzo 2016, 12:19 - Ultimo aggiornamento: 16:40
FRANCOFORTE - E luce sia, ma che non sia mai più come prima. #singularity, perché dietro l’angolo de “La città ideale” c’è tutta la tecnologia del fare. Verticali, messi all’angolo, segmenti che s’inseguono fino a farsi alberi, i fasci luminosi raccontano la filosofia di un’azienda che da Recanati a Francoforte si mette in mostra da leader internazionale di settore.

A Light & Building il presidente Adolfo Guzzini si presenta in squadra, col figlio Massimiliano, il nipote Paolo e il Governatore Luca Ceriscioli, e la forza dei conti: 223 milioni di fatturato 2015 per una crescita che sfiora il 9% e un debito pari a 0. E sullo sfondo della ricostruzione tridimensionale del mitico dipinto attribuito a Piero della Francesca o a Lorenzo Laurana, l’uomo che illumina di tutto ribadisce la volontà di sempre: “Entro quattro anni saremo quotati in Borsa”.

Dal Rinascimento a oggi, stavolta non è utopia ma sintesi ideale di tradizione e innovazione, di mondo e territorio. Stavolta sì, ma con l’avvertimento che segue:“Non sarà un traguardo, ma un elemento di crescita”. A garantire il passaggio per Piazza Affari c’è la Tamburi Investment Partner, abituata da sempre a sostenere le eccellenze italiane: eccola fare il tifo per la marchigiana con il 14,9% di “mi piace” e di quote.

E luce sia, futuro innanzitutto. Il racconto per immagini, nell’arioso stand iGuzzini, è realizzato con gli artigiani di Cinecittà da Giancarlo Basili, scenografo 100% made in Marche, che dal cinema d’autore all’Expo plasma visioni, dà forma al reale. “Sono partito da 2001 Odissea nello spazio, mi sono ispirato alla monocromia del film di Kubrick, per arrivare alla prospettiva” è la ricostruzione del maestro che invita a guardare il soffitto con gli alberi di cachi a testa in giù. “È la natura che irrompe nella tecnologia, sempre e comunque fonte primaria d’ispirazione”.

La scena si chiude sui tavoli tematici, come navicelle spaziali con tutto il nuovo da mettere in mostra. Già, sembra di girare intorno al grande edificio circolare al centro di quell’immagine simbolo che ebbe origine alla corte urbinate di Federico da Montefeltro. La visita guidata, dall’emozione alla concretezza, è a cura del prof/Governatore: “Gli oggetti che vediamo sono frutto della luce che riflettono”. Chiamatela pure ottica geometrica, tanto c’è il presidente-matematico che si presta volentieri a fare il testimonial d’eccezione.

“Davvero belli questi prodotti con un alto tasso di libertà e in grado di dialogare con le immagini architettoniche”. Mette il sigillo: “Sono rimasto colpito dalla cura dei minimi particolari per la materia, il che dimostra la voglia di fare altissima qualità”. Ceriscioli s’accende d’entusiasmo alle voci internazionalizzazione, e formazione “che parte dal territorio, il nostro, per arrivare lontano”. Un viaggio di andata e ritorno perché poi quelli che imparano l’arte “cercano pure il tuo prodotto”: Adolfo Guzzini aggiunge la postilla che lega tutto alla terra e al passato prossimo: “Pensare con le mani è il futuro”. Il manifatturiero è salvo e soprattutto illuminato.

Che luce sia. Massimiliano, figlio di Adolfo, è lo scatto generazionale e la passione della continuità. “Tutti gli anni cerchiamo di creare un’esperienza”. Così in fiera nel suggestivo spazio iGuzzini si passeggia nel mondo che sarà, sotto un cielo di stelle, facendoci volentieri mettere all’angolo ma a patto che sia splendente. “La luce - con Massimiliano la lampadina è preistoria - è la connessione tra la natura e la tecnologia”. Con Human Light poi va dritto al principio dell’innovazione: “Sono almeno 30 anni che siamo convinti che l’illuminazione stimoli il benessere”. L’importante è accendersi di biodinamica. Allora riconverte la formula: “Dove c’è luce, c’è migliore qualità della vita, più partecipazione sociale, più sicurezza”. Sembra proprio Rinascimento.
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