ANCONA - «Di fronte alla grave crisi che ha colpito il sistema produttivo marchigiano a seguito della guerra in Ucraina, la giunta regionale mette in scena una sgradevole presa in giro nei confronti delle nostre imprese. E lo fa, tramite l’assessore e vicepresidente Mirco Carloni, annunciando risorse che, alla prova dei fatti, sono totalmente insufficienti e sicuramente molto inferiori a quelle dichiarate in precedenza». L’affondo arriva dal consigliere Pd Romano Carancini, che sull’argomento ha presentato un’interrogazione.
Il comunicato
«Con un comunicato il 23 marzo – spiega il consigliere dem – la giunta regionale aveva annunciato 15 milioni a sostegno delle imprese messe in difficoltà dallo scoppio della guerra. In realtà un annuncio vuoto, data la mancanza di un atto che prevedesse lo stanziamento di tali risorse. Ma è stata sufficiente una semplice interrogazione a far emergere la verità. Carloni, infatti, ha dovuto riconoscere che, a distanza di ben 70 giorni dall’inizio del conflitto, la giunta regionale è riuscita a pubblicare alcuni bandi per le imprese pari a 6,2 milioni, cifra lontanissima dai 15 annunciati.
Gli obiettivi
I due bandi da 6,2 milioni sono destinati in un caso alla realizzazione di progetti di innovazione dei processi produttivi, organizzazione aziendale con attività di trasformazione tecnologica e digitale. L’altro per rafforzare la capacità delle imprese di operare su nuovi mercati internazionali. Le domande potranno essere presentate da domani alle 10 sulla piattaforma Sigef al link https://sigef.regione.marche.it.
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