M5S, la senatrice Fucksia: "Caso Capuozzo
Brutta pagina per tutto il Movimento"

La senatrice Serenella Fucksia
La senatrice Serenella Fucksia
di Francesca Chiri
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Martedì 12 Gennaio 2016, 20:01 - Ultimo aggiornamento: 20:07
ROMA - La vicenda di Quarto "è una brutta pagina per il Movimento" e se il sindaco Rosa Capuozzo viene costretta a dimettersi "con lei se ne deve andare tutto il cucuzzaro".


A partire da Di Maio. "Non basta atteggiarsi a statisti. Ci vuole competenza, esperienza ed umiltà. Non si arriva a fare politica fintanto che non si è una persona compiuta". Insomma, per fare un partito, "non bastano i cerchi magici".

Serenella Fucksia, la senatrice M5S da poco licenziata via blog dal Movimento, è anche oggi un vulcano in eruzione. La sua 'cacciata' è stata la prima di quest'ultimissima ondata invernale di espulsioni dal Movimento che si spiegano, sostiene, solo da una lotta al coltello per la riconferma delle candidature.

"In troppi tacciono per la paura di non vedersi rinnovata la poltrona" spiega all'Ansa. E i fatti di Quarto, dice, lo confermano.

Senatrice Fucksia da che parte sta?
"Io sto sempre con la chiarezza, con la coerenza e con l'onestà, ma quella sostanziale non quella di facciata. Ma questa è una vicenda disdicevole per come si è presentata e per come si è evoluta. Capuozzo sembra essere parte lesa ma i ricatti vanno denunciati. E sembrerebbe che lei al direttorio questi ricatti li avesse denunciati e direttamente al referente dei territorio che è Luigi Di Maio".

Le responsabilità quindi sono dei vertici?
"
È qui che casca l'asino. Gestire situazioni complesse è difficile e in questo il M5S non ha dimostrato la capacità di saperlo fare. Ha dimostrato immaturità e poca sensibilità. Non si prendono decisioni sulle persone in una stanza chiusa, non è umano. Chi decide se non le persone coinvolte? Questo denota supponenza e poco rispetto delle persone. E poi la questione è stata gestita male prima, durante e dopo: le è stato detto di stare tranquilla, poi è stata difesa e poi arriva il contrordine e tutti si allineano".

Un vero pasticcio.
"Questa è una brutta pagina per il Movimento. Il fatto di Quarto mette in luce contraddizioni che spero si risolvano. Ma se la sindaca deve essere costretta a dimettersi insieme a lei deve dimettersi tutto il cucuzzaro".

Quindi anche Fico e Di Maio?
"Sicuramente. Quando un dipendente fa qualcosa di sbagliato anche il suo datore di lavoro deve prendersi le sue responsabilità e un uomo che si dica uomo, un politico con un'immagine seria deve prendersi le sue responsabilità. Non basta atteggiarsi a statista: per fare politica si deve essere persone compiute, ci vuole esperienza ed umiltà. E ci vuole confronto interno: se si mettono amici degli amici per fare i cerchi magici non se ne esce".

Vede analogie con il caso di Mafia Capitale?
"Quando queste cose capitano ad altri partiti il M5S li addita ma poi gli capita la stessa cosa. Se in un comune non si riescono a fare le liste ci sarà un motivo. Ci voleva maturità politica per individuare dove è necessario un presidio diverso sul territorio. E pensare che su 5 del direttorio 4 sono campani e c'è anche un referente ad hoc".

E ora?
"Quarto deve essere sciolto per infiltrazione mafiosa. Tutto il resto sono chiacchiere e distintivo di cui si è abusato fin troppo. Quando c'è da dire bravo si dice bravo, quando si sbaglia pure. Il salto culturale si fa con la trasparenza, con obiettivi lungimiranti e anche dicendo No, con il dissenso interno. Troppo spesso in molti tacciono per la paura di non vedersi rinnovata la poltrona"

Sta parlando del suo caso?
"
L'allegoria è chiara. Hanno trovato questa scusa del rendiconto, una bugia partita dal blog e di cui non sapeva niente nessuno. È arrivato il momento di fare chiarezza. Perchè il Movimento ha grandissime potenzialità ma questi errori portano all'autodistruzione".
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