L'ex presidente del Pergolesi di Fermo: «Da un mio esposto è partita l’inchiesta»

L'ex presidente del Pergolesi di Fermo incalza: «Da un mio esposto è partita l’inchiesta»
L'ex presidente del Pergolesi di Fermo incalza: «Da un mio esposto è partita l’inchiesta»
di Lolita Falconi
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Venerdì 11 Agosto 2023, 05:05 - Ultimo aggiornamento: 12 Agosto, 08:17

FERMO- «Lei mi chiede qual è il mio stato d’animo? Di profonda tristezza, è così dalla primavera del 2019, da quando cioè sono venuto a conoscenza di fatti poi confermati dall’indagine. Questa vicenda incide negativamente sul Conservatorio e danneggia le tantissime persone, professori e personale, che lavorano onestamente e con grandi capacità professionali e artistiche per quell’istituzione da sempre».

Carlo Verducci è l’ex presidente del Cda del Conservatorio Pergolesi di Fermo.

Quarantadue anni trascorsi nella scuola, moltissimi altri con vari ruoli istituzionali e politici, una persona molto conosciuta e da sempre impegnata per la cultura, per l’arte, per il territorio. L’indagine che ha portato ai provvedimenti disciplinari varati dal Mur nei giorni scorsi è partita da un suo esposto contro ignoti. Siamo nel 2019 e lui appunto era presidente del Conservatorio.

«Voglio subito chiarire un aspetto: non ho fatto l’esposto perché ho creduto alle parole sussurrate da qualche studente, ho iniziato l’indagine interna perché mi fu richiesta dal direttore generale Afam il quale mi scrisse chiedendo di accertare alcune cose che sarebbero avvenute in Conservatorio. Ho avviato dei colloqui con alcuni ragazzi cinesi, con la collaborazione di due assistenti amministrative in modo che il tutto avesse maggiore regolarità. In questo contesto una professoressa mi ha poi fornito anche altro materiale che le era stato indicato a sua volta dagli studenti cinesi. Ho quindi ritenuto che non potevo tenere per me quanto stava emergendo. Ecco perché ho trasmesso tutto alla Procura con un esposto contro ignoti». Verducci pensa anche ad Annio Giostra, fondatore del Conservatorio scomparso alcuni anni fa. «Penso a quanto sarebbe amareggiato di fronte ai fatti di cui si è venuti a conoscenza. Lui che ha dato vita con tanta determinazione e lungimiranza a un gioiello per Fermo e per il Fermano».

Poi, parlando dell’indagine, il professor Verducci prosegue: «Ho lavorato nella scuola pubblica 42 anni e non mi era mai capitata una situazione così». Verducci, in conclusione, indica una via d’uscita: «Occorre voltare pagina e io sono certo che nel nostro Conservatorio ci sono le forze, le energie e le qualità giuste per ripartire. Ci sono persone che possono tornare a svolgere un ruolo di primo piano nell’interesse del Conservatorio stesso. Ci sono le energie per una svolta. Lo auspico di cuore, per il bene di un’istituzione che amo e che ha dato tantissimo a questo nostro territorio grazie al lavoro e all’impegno di molti professionisti».

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