Prof vaccinati, Giombi (Nolfi Fano): «I genitori cercano rassicurazioni sui docenti protetti»

Prof vaccinati, Giombi (Nolfi Fano): «I genitori cercano rassicurazioni sui docenti protetti»
Prof vaccinati, Giombi (Nolfi Fano): «I genitori cercano rassicurazioni sui docenti protetti»
di Osvaldo Scatassi
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Giovedì 8 Luglio 2021, 09:45

Samuele Giombi, dirigente scolastico del liceo Nolfi di Fano: iI prof no vax sono la questione aperta del momento, qual è la situazione nella sua scuola?
«Non mi risultano casi di deliberato rifiuto alla vaccinazione. Da notizie informali in mio possesso la vaccinazione tra il personale è avvenuta in modo capillare e ritengo di conseguenza che il livello di copertura sia senz’altro elevato.

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A riprova di una diffusa disponibilità, tra marzo e aprile scorsi sono stati numerosi coloro che lamentavano di non essere stati ancora convocati dai centri della profilassi, pur avendo inoltrato la domanda.

Tuttavia, dal momento che la vaccinazione nella scuola non è un obbligo di legge diversamente dal comparto sanitario, ragioni riguardanti la tutela della riservatezza non mi consentono di avere dati formali certi».

Le famiglie degli studenti che frequentano il suo istituto hanno chiesto rassicurazioni riguardo alla vaccinazione del personale scolastico?
«Sì, ma sono casi del tutto limitati dal punto di vista numerico, si possono contare sulle dita di una mano».

Come vi state preparando al prossimo anno scolastico?
«Il Cts, il comitato tecnico scientifico, ha previsto dopo una recente riunione un ritorno a scuola tutto in presenza, mantenendo però l’obbligo di indossare le mascherine protettive e di osservare l’adeguato distanziamento. Da un certo punto di vista sarebbe stato importante un cambiamento delle norme ministeriali sul rapporto fra il numero degli alunni e la costituzione delle classi, per evitare che siano troppo numerose; purtroppo però ciò non è avvenuto».

C’è una questione ancora irrisolta che preoccupa i dirigenti e potrebbe mettere un punto interrogativo sull’avvio dell’anno scolastico?
«Ora sarebbe importante non farsi trovare impreparati sul fronte dei trasporti, uno dei principali punti deboli emersi lo scorso anno. Nel caso in cui gli autobus scolastici dovessero per legge garantire di nuovo un carico ridotto rispetto alla capienza reale, per aumentare il distanziamento interpersonale, è necessario provvedere per tempo a incrementare il numero delle corse per gli studenti e gli autobus a disposizione. Lo scorso anno ci trovammo in difficoltà, perché sembrava che non ci fosse tempo sufficiente a provvedere, ma a questo punto una tale giustificazione non reggerebbe più». 

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