ANCONA L’anticiclone africano non allenta la sua presa. Dopo le brevissime parentesi di maltempo che hanno toccato il nord della regione, tra grandinate e onde anomale, Caronte è pronto a fare il bis. Bollino rosso per tutte le città delle Marche. Oggi, il record spetta ad Ascoli Piceno, con il termometro che salirà a 36°C (ma percepiti ne saranno 38), seguita da Macerata e Pesaro con 35°C ma avvertiti nella prima 37 e nella seconda 36. Mentre ad Ancona, Fabriano, Fermo, Jesi, San Benedetto del Tronto la colonnina di mercurio segnerà 34 ° (avvertiti 37). Infine, il caso di Urbino.
L’evoluzione
Anche se il termometro segnerà 31°C chi vive nella Città del Duca di Montefeltro non avvertirà due gradi in più come altrove ma ben 3. Saranno quindi 34 °C quelli percepiti. «Anche se si sposta di qualche centinaio di chilometri - commenta Marco Lazzeri, meteorologo della Protezione civile regionale - l’anticiclone africano rimane il nostro partner di quest’estate e si è del tutto sostituito a quello delle Azzorre. Pertanto, siccome le Marche si trovano proprio al margine, ogni giorno è dal punto di vista meteorologico leggermente diverso dagli altri». Incrociando i vari dati, il meteorologo spiega che oggi sarà una giornata con un cielo sereno e poco nuvoloso con temperature simili a quelle di sabato, ma avverte: «Da lunedì, il tempo inizia a cambiare, a risentire dell’aria un po’ più fresca che proviene dall’Atlantico.
Insomma sarà un martedì da solleone. Per il servizio agrometeo regionale, tra oggi e la prima parte della settimana prossima «la gobba anticiclonica troverà la spinta per elevarsi di nuovo sul Mediterraneo e quindi le temperature torneranno a crescere e scavalcare di 10 °C - 15 °C le medie del periodo. La prossima incursione destabilizzante è attesa per mercoledì». In queste giornate di fuoco, l’idea del geologo Andrea Dignani di un Osservatorio sui cambiamenti climatici è stata tradotta dal gruppo assembleare del Pd delle Marche in una proposta di legge che sarà depositata in consiglio regionale la prossima settimana.
«Abbiamo voluto valorizzare - spiega la consigliere dem Manuela Bora - la partecipazione delle comunità e delle istituzioni locali perché crediamo che nella scelta delle strategie e delle politiche, soprattutto quelle legate alla mitigazione degli effetti del cambiamento climatico, non si possa escludere i territori e i cittadini. L’osservatorio - ha concluso - permetterà alla Regione Marche, tramite un approccio scientifico, di disporre di informazioni affidabili e aggiornate per prendere delle decisioni e delle politiche in ambito climatico».