FABRIANO La piccola Blessing, chiamiamola con un nome di fantasia, molto in voga nella sua Nigeria, cammina sulle sue gambe verso il fonte battesimale. È già grande per il suo primo sacramento, ha cinque anni, ma ha avuto bisogno di tempo per ricongiungersi con la sua mamma Maria, vittima della tratta, scappata in treno dalla Francia per sfuggire ai suoi aguzzini e riparata nella casa rifugio della Comunità Papa Giovanni XXIII, in una località protetta delle Marche.
Cara Sarah, tanti auguri nel giorno del tuo battesimo. Io ci sarò sempre, pronto ad assisterti e sostenerti nell'educazione alla vita cristiana.#8dicembre #Battesimo #Immacolata pic.twitter.com/w2LAJfUKcb
— Antonio Tajani (@Antonio_Tajani) December 8, 2023
L’implorazione di Maria
Per raggiungerla, Blessing ha avuto bisogno di tempo e dell’aiuto di un uomo delle Stato, il vicepremier Antonio Tajani, commosso dall’implorazione di Maria, che s’era inginocchiata davanti a lui il primo aprile scorso, durante una visita alla “Casa tra le nuvole di Papa Francesco”, dove il sacerdote anti-tratta don Aldo Buonaiuto e la comunità Papa Giovanni XXIII accolgono le donne aiutate ad affrancarsi dalla schiavitù che le ha ridotte in merce da vendere. «Mi aiuti a far venire in Italia mia figlia», chiedeva con il suo italiano incerto, e il titolare della Farnesina aveva attivato subito i canali diplomatici per esaudire quel desiderio.
Il calvario
Maria era convinta di arrivare in Europa per lavorare, invece ha trovato il suo calvario. «Poi dentro questi drammi, Maria, che porta il nome della Madonna, ha avuto la forza di reagire, ha partorito il secondo figlio e per salvarlo è scappata in treno - ha raccontato il sacerdote -. È scesa a Chiusi e si è vista sola, ma lì ha incontrato una ragazza, in passato nostra ospite, che l’ha messa in contatto con la nostra comunità». Un pensiero a don Oreste Benzi: «L’incontro con lui ha segnato la mia vita sacerdotale», ha detto don Aldo.