ANCONA Fondamentali strumenti per garantire la sicurezza stradale o metodo occulto usato dagli enti locali per fare cassa? L’eterna diatriba sui tanto odiati autovelox è tornata di recente in auge spinta dalla figura di Fleximan - al limite tra il mitologico e il grottesco - che in Veneto sta distruggendo le tanto odiate macchine sforna-multe una dopo l’altra. Ma al di là dell’anti-eroe moderno e dell’eco che gli hanno regalato i social, la questione autovelox è sempre attuale per chi si mette alla guida. Disseminati lungo le strade marchigiane - oltre 600 solo nelle arterie comunali con il limite di 50 km/h - sono l’incubo degli automobilisti e, sebbene il loro scopo primario sia quello di prevenire incidenti, capita che vengano utilizzati per rimpinguare le casse delle amministrazioni.
Le entrate
Ma tradotto in cifre, a quanto ammontano le entrate derivanti dalle violazioni dei limiti di velocità? Dipende dal comune. Ancona svetta su tutte le Marche, mentre quelli di Ascoli e Fermo sono a zero. I dati sono contenuti nelle relazioni che ogni anno, entro il 31 maggio, gli enti locali inviano al Ministero dell’Interno. I più aggiornati riguardano dunque il 2022 è incoronano il capoluogo dorico come la città più tartassata: se i proventi totali delle sanzioni per violazione del codice della strada ammontano a 4.072.971 euro, ben 1.708.233 euro derivano dalle violazioni dei limiti velocità. Cifra che scende sensibilmente nel Comune di Macerata, dove le violazioni in generale sono state pagate care dagli automobilisti (975.339 euro) ma quelle per alta velocità si sono fermate a 1.955 euro. Nella relazione inviata di Comuni di Fermo e Ascoli Piceno al Ministero, invece, la voce “proventi violazioni limiti massimi velocità” è ferma a zero, mentre le infrazioni al codice della strada salgono a 609.860 euro nel primo caso e a 774.466 euro nel secondo.
Le Unioni
Quanto al capoluogo della provincia del Nord Pesaro, rientra nell’Unione di Comuni di Pian del Bruscolo (che comprende anche Gabicce Mare, Gradara, Mombaroccio, Tavullia, Vallefoglia), dove le violazioni nel 2022 sono valse all’ente 2.056.272 euro, di cui 1.692.906 euro per sforamenti dei limiti velocità.
Nelle Province
Veniamo poi alle Province, altro ente locale che beneficia dei proventi delle multe. In quella di Pesaro Urbino, le sanzioni per la violazione dei limiti di velocità hanno raggiunto la cifra di 45.196 euro nel 2022, mentre nell’Anconetano voliamo sui 724.218 euro, con una vessatissima Camerano a 330.214 euro, seguita a ruota da Chiaravalle a 214.718 euro. Per la Provincia di Macerata le entrate da sanzioni per alta velocità sono state 26.707 euro, mentre in quella di Fermo. i 15mila euro segnalati nella relazione inviata al Ministero dell’Interno sono tutti riferiti a Sant’Elpidio a Mare. Chiude l’elenco l’Ascolano, che supera addirittura il picco della Provincia di Ancona, arrivando a 745.829 euro per violazioni ai limiti massimi di velocità. Buona parte di queste risorse vengono reimpiegate per i controlli sulle strade e per la sistemazione degli asfalti. O perlomeno così dovrebbe essere. E se sono utilizzate per avere una viabilità davvero più sicura, le multe restano meno indigeste. Almeno un po’.