Caos ospedale di Torrette, stilettata dell'ex dg Michele Caporossi: «Con me era il migliore»

Ospedale di Torrette caos, stilettata di Caporossi:«Con me dg era il migliore»
Ospedale di Torrette caos, stilettata di Caporossi:«Con me dg era il migliore»
di Antonio Pio Guerra
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Domenica 10 Dicembre 2023, 01:30 - Ultimo aggiornamento: 11 Dicembre, 08:13

ANCONA La vecchia direzione si smarca dal caos di Torrette. «Mi dispiace ma non commento» esordisce Michele Caporossi, ex direttore generale del nosocomio regionale. Però poi ci ripensa e qualcosa, invece, lo dice. Poche parole, ma che pesano tanto. «Vorrei ricordare che il premio come miglior ospedale pubblico è stato assegnato a Torrette per gli anni 2021 e 2022, quindi quelli della mia direzione fino al 30 novembre 2022 e poi del facente funzioni Antonello Maraldo, già mio direttore amministrativo».

Il messaggio non è poi così sibillino ed è evidentemente rivolto alla nuova direzione dell’Azienda ospedaliero universitaria di Torrette.


Il caso 


A lanciare l’allarme, ormai qualche giorno fa, erano stati 8 primari di Torrette e il preside della facoltà di Medicina, firmatari di una lettera aperta.

Nella missiva si denuncia «l’allarmante degrado degli standard assistenziali e di sicurezza delle cure» in tutti i reparti dell’unico nosocomio di II livello di tutte le Marche. Una situazione allarmante, a pochi passi da «una grave e probabilmente irreversibile crisi del sistema sanitario regionale». Sul caso è intervenuta anche la politica. Da una parte la maggioranza, e quindi l’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini, che minimizza. Che parla di fondi straordinari erogati all’ospedale di Torrette e prova a ridimensionare le accuse dei professori.

In mezzo, Aldo Salvi, ex primario del Pronto soccorso proprio di Torrette e sottosegretario alla presidenza della giunta regionale, in attesa di nomina ufficiale: «Servono decisioni rapide e impattanti», l’affondo. «Le riflessioni di Salvi - attacca il capogruppo del Pd in Consiglio regionale Maurizio Mangialardi - rappresentano di fatto una piena ammissione del collasso della sanità marchigiana maturato nel corso degli ultimi tre anni».

Sempre i dem, ma in un’altra nota a firma dei consiglieri regionali Antonio Mastrovincenzo e Romano Carancini, «chiede un’audizione immediata dei direttori di dipartimento che hanno firmato la lettera». 


Il timore è che Saltamartini ed Acquaroli possano liquidare la vicenda. «Il Pd Marche condanna fermamente il comportamento del presidente Acquaroli e dell’assessore Saltamartini, che si dicono meravigliati della grave denuncia e sperano di risolverla con una riunione fuori dai canali ufficiali» continuano. Una querelle che si preannuncia molto lunga. Col rischio che a farne le spese, alla fine, siano soltanto i pazienti.

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