Sono presto in arrivo altri migranti
Nelle Marche saranno in tutto 5.304

Sono presto in arrivo altri migranti Nelle Marche saranno in tutto 5.304
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Venerdì 28 Luglio 2017, 06:35
ANCONA - I Comuni marchigiani si dovranno preparare a gestire nuovi arrivi di migranti e per attutire l’impatto sociale del fenomeno immigrazione, la strada più efficace è quella di aderire al sistema Sprar, che consente agli enti locali di organizzare l’accoglienza senza subire l’ondata di arrivi improvvisi e ritrovarsi appartamenti occupati da richiedenti asilo. È il senso della riunione tenuta ieri al palazzo del Governo tra tutti i prefetti marchigiani, i vertici provinciali delle forze di polizia e l’Anci Marche, un summit convocato dal prefetto di Ancona Antonio D’Acunto dopo un incontro tenuto al Viminale la scorsa settimana, in cui il ministro Minniti aveva aggiornato i prefetti dei capoluoghi di regione sulla situazione degli sbarchi.

«Il ministro dell’Interno si sta adoperando molto con le autorità libiche per diminuire flusso migratorio da quel Paese ed è in continuo confronto con gli altri ministri dell’Ue», è il quadro geopolitico sintetizzato dal prefetto di Ancona davanti ai colleghi di Ascoli (Rita Stentella), Macerata (Roberta Preziotti), Fermo (Mara Di Lullo) e al vicario di Pesaro, mentre l’Anci Marche era rappresentata dal presidente Maurizio Mangialardi e dalla delegata per l’immigrazione Emma Capogrossi. Intanto però l’emergenza degli sbarchi comporta nuovi arrivi di richiedenti asilo anche nelle Marche. Le quote di riparto tra varie regioni, basata sulla percentuale di accesso al fondo nazionale delle politiche sociali, prevedono per le Marche l’accoglienza di 5.304 richiedenti asilo. La provincia con il carico maggiore è quella di Ancona, con 1.564 stranieri da accogliere (solo Ancona ne ospita già 598) seguita da Pesaro-Urbino (1.241), Macerata (1.141), Ascoli (719) e Fermo (639). «Ma per i comuni del cratere del terremoto - spiega il prefetto di Ancona - abbiamo ottenuto che siano esclusi da ulteriori arrivi dei migranti».
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