Urbisaglia, giro di spaccio da migliaia di euro: 37enne patteggia, con la riforma Cartabia
starà ai domiciliari per 12 ore al giorno

Urbisaglia, giro di spaccio da migliaia di euro: 37enne patteggia. Foto generica
Urbisaglia, giro di spaccio da migliaia di euro: 37enne patteggia. Foto generica
di Benedetta Lombo
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Giovedì 6 Luglio 2023, 03:15 - Ultimo aggiornamento: 12:26
MACERATA Migliaia di euro di droghe spacciate, un imputato patteggia, l’altro a settembre potrebbe definire anche lui la propria posizione con un rito alternativo. Il procedimento finito ieri all’attenzione del Gup Domenico Potetti e del pubblico ministero Vincenzo Carusi nasce da un’indagine dei carabinieri della Compagnia di Tolentino, guidata dal maggiore Giulia Maggi, avviata dopo aver trovato e arrestato un 37enne di Urbisaglia con circa 250 grammi di hashish, 40 di Mdma, funghi allucinogeni e otto pezzi di oppio. Era il 26 agosto del 2021. 


I controlli


I militari controllarono meticolosamente il telefono del 37enne trovando tantissimi messaggi sospetti inviati e ricevuti su Whatsapp, Messenger e Instagram. Poi furono individuati e sentiti testimoni, effettuati riconoscimenti fotografici, accertamenti sul territorio e servizi di osservazione che portarono a individuare 15 acquirenti, dai 25 ai 55 anni, che tra il 2017 e il 2022 si sarebbero riforniti, alcuni dal 37enne e altri da un altro giovane, un maceratese di 36anni. Il pubblico ministero che aveva coordinato le indagini, Enrico Barbieri, alla fine aveva contestato al maceratese numerose cessioni di eroina, cocaina, hashish e marijuana, mentre al 37enne cessioni di hashish, marijuana, Mdma e ketamina per un giro di affari di migliaia di euro.

Il patteggiamento

Ieri il 37enne ha patteggiato, in continuazione col precedente patteggiamento (per la droga trovatagli ad agosto), 3 anni e 8 mesi, 15mila euro di multa e la confisca per circa 70mila euro. Il difensore, l’avvocato Alessandro Marcolini, ha prodotto numerosi documenti per dimostrare che dal 2021 il 37enne ha cambiato stile di vita facendo volontariato alla Croce Rossa e lavorando costantemente come muratore, ottenendo il riconoscimento delle attenuanti e l’esclusione della recidiva nel calcolo della pena finale. La pena detentiva applicata sarà quella domiciliare che, con la riforma Cartabia, prevede la permanenza nel domicilio per non meno di 12 ore al giorno per cui l’uomo potrà continuare a lavorare. Per il 36enne, difeso dall’avvocato Anna Quercetti, l’udienza è stata rinviata al prossimo 6 settembre per valutare un eventuale patteggiamento.

 

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