Macerata, maxi rissa in via Roma: armi sequestrate, denunciati altri 9 muratori egiziani

Sale a 16 il numero delle persone coinvolte nella guerriglia urbana

Macerata, maxi rissa in via Roma: armi sequestrate, denunciati altri 9 muratori egiziani
Macerata, maxi rissa in via Roma: armi sequestrate, denunciati altri 9 muratori egiziani
di Benedetta Lombo
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Venerdì 12 Aprile 2024, 03:20 - Ultimo aggiornamento: 13 Aprile, 08:26

MACERATA Rissa a colpi di spranghe in via Roma, identificati dai carabinieri altri nove egiziani. Dalla notte del 24 marzo scorso quando davanti al Bar Nino si sono affrontati a colpi di spranghe circa una ventina di giovani stranieri, sono continuate le indagini dei carabinieri della Compagnia di Macerata guidata dal tenente colonnello Giorgio Picchiotti per identificare tutti i partecipanti alla spedizione punitiva. 

Inizialmente erano stati individuati e denunciati sette egiziani a cui ora si aggiungono ulteriori nove connazionali, tutti di età compresa fra i 20 e i 33 anni, che vivono tra Macerata e Tolentino. Per loro martedì è scattata la denuncia all’autorità giudiziaria e nei loro confronti sarà richiesta al questore l’adozione di misure preventive per garantire la sicurezza urbana come il foglio di via obbligatorio e il cosiddetto Daspo urbano.

I dettagli

Ai nove egiziani i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile sono arrivati dopo un minuzioso lavoro di analisi dei video acquisiti dopo la rissa alcuni dei quali registrati da persone di passaggio. Tutti, sia i primi sette che gli ultimi nove identificati, sono risultati far parte di due distinti gruppi occupati, con altrettante distinte ditte, nel settore dell’edilizia. Per i militari resta confermato il movente della violenta aggressione, riconducibile ad attriti irrisolti per motivi di lavoro tra i titolari delle due imprese, che invece di cercare una soluzione definitiva eventualmente nelle competenti sedi giudiziarie, hanno preferito risolvere la questione a colpi di bastone.

La Procura di Macerata, dopo aver vagliato le prime risultanze delle indagini svolte dai carabinieri e su richiesta degli investigatori dell’Arma, ha emesso un decreto di perquisizione nei confronti dei primi sette indagati e così, alle prime luci dell’alba di lunedì scorso, i militari della Compagnia di Macerata, insieme ai colleghi di Tolentino, si sono presentati alle porte delle abitazioni individuate nei comuni di Macerata e Tolentino, tutte occupate da egiziani, e hanno eseguito le operazioni finalizzate sia alla ricerca degli indumenti indossati dai partecipanti alla rissa la notte delle violenze sia alla ricerca di altri strumenti atti ad offendere.

Il materiale

Il rinvenimento e il sequestro di tutti gli abiti indossati avrebbe inchiodato alle loro responsabilità sia i primi sette egiziani deferiti che gli altri nove connazionali.

Nella perquisizione però, sono stati trovati altri bastoni, spranghe in ferro, spezzoni di catene, cutter, coltelli a serramanico ed anche di due pistole a salve, un revolver ed una pistola semiautomatica, prive di tappo rosso, riproducenti però, per dimensioni e caratteristiche, armi vere e questa circostanza ha alimentato la convinzione nei carabinieri che la contesa non fosse finita quella notte del 24 marzo e che alla prima favorevole occasione i due gruppi si sarebbero nuovamente affrontati.

Un pericolo questo, che i militari ritengono di aver scongiurato almeno per il momento con il sequestro delle armi e degli oggetti atti ad offendere.

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