CIVITANOVA Stadio Polisportivo, infuria la polemica sulle condizioni di tutta la struttura. Per l’amministrazione, è sempre l’assessore ai lavori pubblici a replicare alle varie accuse (arrivate da consiglieri comunali, società di calcio e anche tifosi). Anche Francesco Micucci (Pd) interviene definendo una «bufala» l’asserita necessità di una variante urbanistica per poter intervenire sullo stadio, in particolare gli spogliatoi (nel Prg è prevista la demolizione degli attuali ma, chiaramente, ne permette la realizzazione in altre aree).
La critica
«Anche il più scalcinato dei geometri neodiplomati sa che non occorre alcuna variante per fare l’ordinaria manutenzione di un manufatto esistente – afferma il capogruppo del Pd -: manutenzione ordinaria che oggi, grazie alla normativa vigente, arriva quasi alla manutenzione straordinaria.
La replica
Questa la replica dell’assessore ai lavori pubblici: «Il consigliere non solo si contraddice, ma confonde il termine ristrutturazione con manutenzione. E soprattutto vuol far passare il messaggio, errato e fuorviante, che per sistemare gli spogliatoi dello stadio sia necessaria una variante. Non sa, inoltre, che sulla società che gestisce lo stadio (Civitanovese, ndr) ricade la competenza della pulizia degli ambienti». Quindi l’accusa di aver sbagliato un intervento allo stadio nei cinque anni di amministrazione, del centrosinistra negli ultimi 28, vale a dire il rifacimento della pista di atletica «risultata più lunga dei 400 metri e, quindi modificata da noi».
L’appalto
«Quest’amministrazione – conclude – ha già appaltato i lavori del primo stralcio per la ristrutturazione dei bagni e le opere inizieranno a breve. Per quanto riguarda le torri faro, invece, siamo in fase di completamento delle verifiche strutturali. Ora è nostra intenzione partecipare al bando “Sport e periferie” prevedendo un intervento di manutenzione straordinaria negli spogliatoi in conformità alle previsioni urbanistiche del Prg (non è possibile demolire la struttura portante verticale). Con le sue avventate speculazioni – conclude – l’ex assessore all’urbanistica Francesco Micucci cavalca l’onda di un eventuale malcontento, gioco vecchio e deprecabile».