MACERATA - Avrebbero reclutato giovani dell’Est in difficoltà economica e approfittando della loro situazione di disagio le avrebbero fatte venire in Italia per avviarle alla prostituzione. Cinque moldavi tra i 54 e i 31 anni, due donne e tre uomini, sono accusati di sfruttamento della prostituzione. Ieri l’udienza preliminare a loro carico è stata rinviata al 6 marzo del prossimo anno per un difetto di notifica.
Imputati sono: Costantin Ponici, 54 anni, Natalia Cneazeva, 50 anni, Eduard Melinc, 51 anni, tutti e tre irreperibili dal 14 luglio 2021, Diana Anghel, 31 anni residente in Olanda e Valeriu Anghel, 51 anni domiciliato a Cavallino-Treporti (Ve).
La ricostruzione
Secondo l’accusa ieri sostenuta in aula dal procuratore Giovanni Narbone (il fascicolo invece è del sostituto procuratore Enrico Riccioni), in concorso tra loro, avrebbero reclutato delle giovani che si trovavano in una situazione di disagio economico, inducendole con l'inganno a venire in Italia dai loro Paesi di origine per prostituirsi.
L’udienza
Ieri era stata fissata l’udienza preliminare davanti al gup del Tribunale di Macerata Giovanni Maria Manzoni, ma per un difetto di notifica l’udienza è slittata a marzo del prossimo anno. Gli imputati, che respingono gli addebiti, sono difesi dagli avvocati Fabio Sargenti e Jacopo Trevisan del foro di Venezia.