Potenza Picena, tablet e Wi-Fi a scuola
Critiche alla dirigente dell'istituto

Potenza Picena, tablet e Wi-Fi a scuola Critiche alla dirigente dell'istituto
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Martedì 14 Aprile 2015, 11:01 - Ultimo aggiornamento: 16 Aprile, 11:24
POTENZA PICENA - Giovannella Maggini Mazzarella, responsabile dell’associazione di volontariato Tribunale della Salute, ha indirizzato una lettera alla dirigente dell’Istituto Scolastico Comprensivo “Giacomo Leopardi” di Potenza Picena, Milena Brandoni.

Ha rinnovato il suo impegno nella battaglia contro l'utilizzo della rete Wi-Fi in particolar modo nelle strutture scolastiche e sottolineando, ancora una volta, gli effetti che tale connessione potrebbe portare sui ragazzi. “In occasione dell'incontro avuto con l'Associazione “Città Prestata” e i rappresentanti dei genitori – spiega Giovannella Maggini Mazzarella – la Dirigente è rimasta fedele al suo intendimento di dotare la nostra scuola di punti di accesso Wi-Fi e, a lungo termine, di tablet come strumento di studio. Questo non possiamo permetterlo, poiché, come ha citato recentemente un quotidiano, il digitale è un cattivo maestro e porta scarsa attenzione e voti bassi”.



Touch-screen e computer dunque influenzerebbero il rendimento scolastico, mentre scrivere a mano – per contro – stimolerebbe la mente. “Non solo – aggiunge Giovannella Maggini Mazzarella –. Gli esperti dicono stop al tablet selvaggio e invitano a utilizzare questi strumenti dopo i 16 anni”.



Un concetto, questo, ribadito già da tempo dal Tribunale della Salute di Potenza Picena, che nei mesi passati aveva più volte sottolineato l'importanza di educare genitori e figli all'utilizzo delle nuove tecnologie, come per esempio i cellulari. “Bambini e ragazzi di età inferiore a sedici anni dovrebbero avere con sé il telefonino solo per le chiamate d´emergenza – ricorda la responsabile del TdS –. Lo ha sottolineato anche l'Ordine dei Medici di Vienna, che ha responsabilmente deciso di informare la popolazione austriaca su come ridurre i rischi dell’uso dei telefoni cellulari”.



Sempre in tema Wi-Fi, a sostegno della propria posizione, il Tribunale della Salute si appella a recenti dichiarazioni di esperti, professori e studiosi, i quali sosterrebbero che l'abbandono della scrittura manuale in favore di tablet e tastiere porterebbe solo danni; la scrittura manuale infatti manterrebbe attive alcune zone del cervello che si spegnerebbero altresì con l'utilizzo del digitale. Inoltre, la scrittura manuale aumenterebbe le abilità linguistiche, permetterebbe di ampliare il lessico, creerebbe interazioni e svilupperebbe una sorta di autonomia intellettuale. A differenza del digitale, che indurrebbe a limitare tali competenze.



A tale proposito, il Tribunale della Salute si rivolge in particolar modo ai genitori che dovrebbero fungere da esempio per i propri figli. “Devono aiutarli a capire l'importanza della penna, della scrittura manuale. Devono parlare con loro per incoraggiarli a leggere e scrivere di più. Ci auguriamo che la nostra dirigente faccia lo stesso, per non danneggiare le zone del cervello dei nostri alunni, che altrimenti rimarrebbero spente” conclude.
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