Montefano, un film dedicato
a padre Maggi, le riprese al via

Padre Alberto Maggi
Padre Alberto Maggi
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 27 Aprile 2016, 15:45 - Ultimo aggiornamento: 17:19
MONTEFANO - Il successo editoriale del libro di padre Alberto Maggi  “Chi non muore si rivede” sta per diventare un film.  Come si ricorderà, dalla sua esperienza di ricovero  dell'aprile 2012, a cui sono seguiti delicati interventi  chirurgici, che lo hanno tenuto in ospedale per mesi,  Padre Maggi (fondatore del Centro Studi Biblici  “Giovanni Vannucci” di Montefano), ha ricavato un  bellissimo libro-diario, diventato con i tipi di  Garzanti, uno dei successi editoriali degli ultimi due  anni. Parte del successo editoriale è anche dovuto  all'intenso rapporto umano che Padre Alberto riuscì a  creare con tutto il personale sanitario dell'ospedale,  tanto da diventare esempio ed esperienza di approccio  tra sanitari e pazienti.

Da metà maggio la troupe cinematografica guidata dal  regista Bruno Di Marcello, sarà a Montefano, per girare  le scene all'interno del Centro di Studi Biblici ed  altri esterni. Già una serie di riprese sono state  girate in studio a Roma dal regista Di Marcello.  

«Ho letto la sceneggiatura, è veramente fatta molto  bene, e io stesso mi sono commosso nel leggerla», ha  detto Padre Albero Maggi, a proposito della  trasposizione per il cinema della sua esperienza di  vita. Il regista nei mesi scorsi ha soggiornato a lungo  a Montefano, per studiare e redigere la sceneggiatura,  mettendo a punto alcune ambientazioni per le riprese.

«L'attore scelto per impersonarmi, Ciro Scalera -  prosegue Maggi - è molto bravo, si tratta di un attore  teatrale e televisivo proveniente dalla scuola teatrale  nata dalla maestria di Eduardo e Luca De Filippo,  possiede nelle sue corde, grandi capacità drammatiche.  Mentre nel ruolo di una premurosa infermiera, ci sarà la  bellissima attrice Nadia Accetti».

Il regista Bruno di  Marcello, che firma anche la sceneggiatura del film,  vanta una notevole esperienza, muovendosi sia in ambito  teatrale che cinematografico; affiancando a queste,  attività autoriale e giornalistica.  Nel film vengono ricostruiti tutti i momenti salienti:  dalla corsa urgente verso l'ospedale; al lungo ricovero  scandito dalla quotidiana, divertita, cronaca che Padre  Alberto ha fatta per la gioia dei lettori, tenendosi  collegato sui social con i suoi amici; fino al ritorno  in Convento, dopo tre mesi.  
© RIPRODUZIONE RISERVATA