Mogliano, tomaificio poco sicuro, nei guai un imprenditore. Ammende per 46mila euro

Tomaificio poco sicuro, nei guai un imprenditore. Ammende per 46mila euro
Tomaificio poco sicuro, nei guai un imprenditore. Ammende per 46mila euro
di Giulia Sancricca
2 Minuti di Lettura
Giovedì 16 Novembre 2023, 02:45 - Ultimo aggiornamento: 10:54

MOGLIANO - Tomaificio poco sicuro, scatta una denuncia e ammende per 46mila euro. È il risultato dell’attività di servizio svolta dai militari della Compagnia di Macerata che ha portato alla denuncia di un datore di lavoro per diverse violazioni in materia di tutela della salute e sicurezza sui luoghi lavoro, oltre ad ammende per un importo pari a 46mila euro.

Castelraimondo, riparato il danno alla conduttura nel cantiere della Pededmontana: fine dell'emergenza idrica

L’operazione è stata svolta nei giorni scorsi a Mogliano quando i carabinieri della locale Stazione e quelli del Nucleo ispettorato del lavoro di Macerata, hanno bussato alla porta di un tomaificio della zona, gestito da un cittadino cinese, con l’obiettivo di verificare il rispetto delle leggi in materia di lavoro, con particolare attenzione alla corretta osservanza delle norme a tutela della salute e sicurezza dei lavoratori previste dal D.lgs 81/2008.

Diverse sono state le violazioni accertate, durante l’ispezione eseguita dai militari, in capo al titolare della fabbrica il quale consentiva che i suoi quattro operai, regolarmente assunti, esercitassero la loro mansione nella fabbricazione di parti in cuoio per calzature senza rispettare le normative sulla salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro. In particolare i lavoratori non erano sottoposti alla prevista sorveglianza sanitaria, non gli erano stati forniti i previsti dispositivi di protezione individuale, mancava la valutazione del rischio chimico e la sicurezza dell’impianto elettrico della fabbrica era carente. A seguito delle accertate gravi inadempienze da parte del datore di lavoro, un 57enne cittadino cinese è stato denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Macerata e gli sono state comminate ammende per un totale di 46 mila euro circa.

© RIPRODUZIONE RISERVATA