MACERATA - «La Dichiarazione finale del G20 di Roma ci sprona nella sfida che il nostro ateneo ha deciso di affrontare, promuovendo la transizione dall’Umanesimo che innova all’Umanesimo digitale».
Così il rettore dell’Università di Macerata Francesco Adornato commenta uno degli impegni indicati nel documento sottoscritto lo scorso 31 ottobre dai leader mondiali riuniti a Roma, che, tra i vari punti, hanno anche ribadito la necessità di indirizzare la rivoluzione digitale verso la creazione di «un’economia digitale abilitante, inclusiva, aperta, equa e non discriminatoria che promuova l’applicazione di nuove tecnologie, consenta alle imprese e agli imprenditori di prosperare e protegga e responsabilizzi i consumatori, affrontando al contempo le sfide relative alla privacy, alla protezione dei dati, ai diritti di proprietà intellettuale e sicurezza».
Le “12 azioni per accelerare la transizione digitale” erano state dettagliate lo scorso agosto nel documento redatto dalla riunione ministeriale del G20 sulla digitalizzazione. «Le professioni digitali – sottolinea il rettore - saranno sempre più richieste.
«In questa direzione - prosegue il direttore dell’Università di Macerata, Francesco Adornato - si innesta il progetto di istituzione del corso di laurea intra dipartimentale a orientamento professionale “Digital humanities e sistemi multimedia”. Ma si tratterà di un complessivo rinnovamento dell’offerta didattica, grazie al reclutamento di docenti e ricercatori di formazione ingegneristica, che potranno realizzare laboratori professionalizzanti incentrati sulle peculiarità di ciascun dipartimento. Proprio nel corso dell’ultimo consiglio di amministrazione, per la prima volta nella storia dell’ateneo, due ingegneri sono stati chiamati tra i docenti dell’Università di Macerata».