Studentessa trovata morta in casa: chiesta l’archiviazione dell’indagine ma la famiglia chiede accertamenti

Studentessa trovata morta in casa: chiesta l’archiviazione dell’indagine ma la famiglia chiede accertamenti
Studentessa trovata morta in casa: chiesta l’archiviazione dell’indagine ma la famiglia chiede accertamenti
di Daniel Fermanelli
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Mercoledì 24 Gennaio 2024, 03:00 - Ultimo aggiornamento: 25 Gennaio, 07:19

MACERATA Samanta Marchegiano è morta annegata nella vasca da bagno dopo avere avuto un attacco epilettico. Escluse responsabilità da parte di terzi. Sono le conclusioni a cui è giunto il pubblico ministero Rita Barbieri, che ha chiesto l’archiviazione dell’indagine. Ma per la famiglia della 24enne studentessa universitaria abruzzese ci sono ancora diversi punti da chiarire e per questo, tramite l’avvocato Roberto Bianco di Lanciano, ha presentato opposizione. Ora dovrà essere fissata un’udienza davanti al Gip.

La ricostruzione

La tragedia è avvenuta nel pomeriggio del 2 maggio dello scorso anno.

La vittima, residente a San Vito Chietino, si trovava nel suo appartamento di Macerata, in via Severini. La ragazza si preparava a fare un bagno quando ha aperto il rubinetto dell’acqua; poi il malore. Stando alla ricostruzione della Procura - sulla base della relazione del medico legale Roberto Scendoni - la dinamica maggiormente compatibile è quella di una morte di tipo accidentale. Come detto, la 24enne, che era iscritta a Scienze dei servizi giuridici a Unimc, è stata trovata distesa sulla vasca e avrebbe avuto una crisi epilettica. Il corpo avrebbe fatto da tappo allo scarico, l’acqua ha continuato a salire di livello e il decesso è avvenuto per annegamento. Il Pm Barbieri aveva aperto un fascicolo per l’ipotesi di reato di morte come conseguenza di altro delitto. Ma dalle indagini non sono emersi elementi penalmente rilevanti. Escluso anche che si sia trattato di un suicidio.

A dare l’allarme era stata una coinquilina, una ragazza dell’Est Europa. «Ci sono ancora diversi aspetti da chiarire e per questo chiediamo ulteriori indagini - spiega l’avvocato Bianco -. L’appartamento non è mai stato sequestrato. La Procura ha effettuato accertamenti sulle patologie sofferte da Samanta, un’analisi del contenuto della copia forense del telefonino e del Pc portatile. Ma non si è risaliti all’ora esatta del decesso. A nostro avviso bisogna risentire i medici che hanno avuto in cura la giovane e un neurologo per verificare il nesso di causalità. Samanta sarebbe caduta nella vasca ma non ha riportato lesioni». Ora toccherà al giudice per le indagini preliminari decidere se disporre l’archiviazione dell’inchiesta oppure accogliere l’istanza dell’avvocato Bianco e ordinare nuovi accertamenti.

La notizia della morte della studentessa aveva lasciato tutti sotto choc. Impegnata nel sociale, era anche volontaria alla Croce Verde di Macerata, dove aveva effettuato il corso di primo soccorso. Attestati di cordoglio erano giunti anche da parte di John McCourt, rettore dell’Università.

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