Macerata, ecco il terzo decreto: via libera a demolizione e ricostruzione delle case in via Pantaleoni

Macerata, ecco il terzo decreto: via libera a demolizione e ricostruzione delle case in via Pantaleoni
Macerata, ecco il terzo decreto: via libera a demolizione e ricostruzione delle case in via Pantaleoni
di Giulia Sancricca e Luca Patrassi
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Giovedì 18 Gennaio 2024, 03:50 - Ultimo aggiornamento: 12:08

MACERATA - Non c’è due senza tre. È arrivato anche il terzo decreto per la demolizione e ricostruzione delle otto palazzine di via Maffeo Pantaleoni. Il cantiere della ricostruzione privata più grande di Macerata che finora era stato rallentato dalla burocrazia legata ad alcune pertinenze inserite in un più ampio pignoramento. C’è il via libera, quindi, all’avvio del cantiere da 43 milioni, suddiviso in tre blocchi. Prima della fine del 2023, l’Ufficio speciale della ricostruzione aveva dato il via libera ai primi due decreti, mancava solo quello riguardante il terzo blocco con le pertinenze lasciate in eredità da un proprietario. Ieri l’emanazione dell’ultimo atto.

L’impegno

«C’è stata una importante sinergia - dice il commissario alla ricostruzione, Guido Castelli -, tra Usr, struttura commissariale, tecnici e privati.

C’era infatti la questione del decesso di una proprietaria coinvolta nelle particelle contese, ma con la collaborazione degli eredi sono state adottate scelte amministrative che in ogni caso, anche quando la successione sarà definita, confermeranno il necessario per procedere alla demolizione. L’Usr ha ottenuto la garanzia degli eredi di essere disponibili, da subito, alla demolizione, confermando così la volontà che la defunta aveva manifestato prima di morire». L’ente che doveva rilasciare il decreto, infatti, doveva avere la certezza che non ci sarebbe stata contrarietà a demolire, con questa disponibilità preventiva si è prodotto tutto il materiale necessario all’Usr per dare il via libera ai lavori. Soddisfatto il senatore Castelli che ha seguito in prima persona la vicenda: «Un passo in avanti importante perché, da un lato ci porta a non consumare ulteriore tempo, vista la scadenza al 31 dicembre 2025 della compensazione tra il Sismabonus e Superbonus del 110%, e dall’altro è un esempio di flessibilità legittima della pubblica amministrazione. Si dice sempre che il diavolo si nasconde nei dettagli - evidenzia Castelli -. Per una serie di situazioni di piccola entità, in questo cantiere c’era il rischio del blocco. Noi abbiamo badato al risultato, nel totale rispetto della legge, e cercato di anticipare quegli effetti della successione rispetto a ciò che era necessario fare oggi. Un decreto fatto a metà gennaio consente di recuperare il tanto terreno perduto in questi sette anni». 

La preparazione

Ieri c’è stato l’ultimo sopralluogo che ha visto presenti l’assessore comunale all’Urbanistica Silvano Iommi, alcuni ufficiali della polizia municipale e una ventina di tecnici in rappresentanza delle varie società che si occupano dei servizi, dall’acqua all’energia passando per la trasmissione dei dati. Dunque sopralluogo di tutti i gestori delle reti sub-orizzontali per l'avvio dei lavori preliminari alla successiva fase di demolizione dei condomini, il cui inizio effettivo è previsto per la fine di febbraio. L'amministrazione - ha assicurato l’assessore Silvano Iommi - provvederà ad organizzare un’assemblea pubblica per rendere note in dettaglio tutte le decisioni nella consapevolezza che si dovranno affrontare e superare diversi disagi, in vista di una migliore vivibilità e sicurezza abitativa per centinaia di famiglie. Intanto nei prossimi giorni partirà il picchettamento per delimitare l’area, tra via Zorli e via Maffeo Pantaleoni, interessata alle operazioni e dalla settimana prossima dovrebbero partire i lavori di sganciamento delle reti dei sottoservizi dai palazzi che stanno appunto oggetto di demolizione. 

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