Macerata, tentata truffa aggravata
Assolta l'avvocatessa Pezzola

Il Tribunale
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Venerdì 22 Aprile 2016, 10:37 - Ultimo aggiornamento: 15:07
MACERATA -  Accusata di patrocinio o consulenza infedele, falsità  in scrittura privata e tentata truffa aggravata, è stata  assolta da tutte le accuse l'avvocatessa Nadia Pezzola.  La sentenza è stata emessa ieri dal giudice Ilaria  Maupoil. Il Pm Buccini aveva chiesto la condanna a un  anno e otto mesi di reclusione, ma il giudice ha  condiviso la ricostruzione della difesa sostenuta  dall'avvocato Massimiliano Cingolani. I fatti risalgono  al 2012. Secondo l'accusa l'avvocato, incaricato da un  cliente a presentare alla Corte di Appello la richiesta  di risarcimento per ingiusta detenzione, non aveva  presentato alcuna istanza contraffacendo un assegno  nell'importo (15.000 euro), nella data di emissione e  nel beneficiario per poi consegnare la fotocopia al  cliente per rassicurarlo sulla regolarità della pratica.  Per l'accusa di tentata truffa, il legale avrebbe  impedito al cliente di ottenere la liquidazione e  avrebbe compiuto atti diretti a ottenere il successivo  pagamento dell'onorario professionale. La difesa ha  dimostrato che l'infedele patrocinio non c'era perché  non c'era un giudizio in corso. Per il reato di falsità  in scrittura privata, sarebbe stata fatta un'alterazione  di una fotocopia di un assegno e non dell'assegno, per  cui non ci sarebbe alcun reato. Per quanto riguarda la  tentata truffa, invece, l'avvocatessa non aveva  percepito alcun compenso per cui non ci sarebbe stato  alcun vantaggio patrimoniale. 
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