Macerata, roaming e servizi premium
Arrivano bollette choc da 4000 euro

Cristiana Tullio
Cristiana Tullio
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Venerdì 7 Ottobre 2016, 10:25
MACERATA - Bollette choc e truffe. Il mondo della telefonia è una giungla e non mancano i pericoli. Lo sanno bene tanti maceratesi vittime di veri e propri tranelli. «Sono molti gli utenti - afferma Cristiana Tullio (foto), presidente provinciale della Federconsumatori - che si sono rivolti a noi. I problemi riguardano sia la telefonia mobile che quella fissa. Tra i più diffusi la fatturazione a fronte di servizi discontinui o addirittura assenti (l’esempio più eclatante riguarda la connessione Internet) oppure la fatturazione di costi che invece dovrebbero essere compresi nell’offerta mensile, non ultimo il caso in cui vengono addebitati costi di attivazione anche se gli accordi telefonici con l’operatore erano diversi. In questi casi sospendere il pagamento delle fatture potrebbe comportare il distacco della linea telefonica, quindi, per non aggravare ulteriormente la situazione, si possono pagare gli importi che si riconoscono e contestare in forma scritta il resto».
La Federconsumatori indica la strada da percorrere. «Consigliamo di comunicare con i gestori telefonici tramite raccomandata e pretendere una risposta scritta: non sono pochi i casi che ci sono stati riportati in cui l’operatore telefonico del Servizio clienti promette la risoluzione delle problematiche ma poi tutti resta com’è. Per quanto riguarda la linea mobile, molti cittadini si sono rivolti a noi perché si sono visti addebitare costi per i cosiddetti “Servizi Premium” (giochi, notizie, musica e altro) che non avevano mai richiesto. Le cifre vanno dai 100 euro ed arrivano anche ai 1000. Per non parlare di fatture con importi molto più alti del solito dovuti alla mancanza di avviso per il superamento della soglia della connessione dati prevista dal proprio piano tariffario. Dato che molte persone hanno la domiciliazione bancaria delle bollette si accorgono delle cifre esorbitanti a loro ingiustamente addebitate solo nel momento in cui ricevono l’estratto conto».
«La scorsa estate - spiega la presidente Tullio - abbiamo avuto segnalazioni da cittadini tornati da vacanze all’estero che hanno visto addebitarsi fatture con importi elevatissimi, dai 2000 ai 4000 euro, per il mancato avviso del superamento delle soglie o addirittura per la mancata attivazione o rinnovo delle promozioni per traffico voce e dati all’estero. In tali casi si ravvisa una palese violazione della Delibera dell’Agcom che prevede l’obbligo da parte dell’operatore di avvisare l’utente tramite specifico avviso del superamento del plafond nonché di bloccare immediatamente la connessione al superamento di una soglia stabilita. Oltre tale soglia è infatti obbligatorio applicare il limite massimo imposto dalla citata normativa e provvedere alla cessazione del collegamento, come previsto anche dalla normativa europea per il traffico dati in roaming nei Paesi Ue, cosa quest’ultima che spesso viene disattesa da parte delle compagnie telefoniche».
Le vicende denunciate sono state gestite dalla Federconsumatori con risultati eccellenti. «Abbiamo proceduto inizialmente tramite reclamo scritto alla compagnia telefonica interessata, e successivamente, ove non si è avuta risposta scritta, abbiamo proceduto ad esperire il tentativo obbligatorio di conciliazione (come previsto dalla normativa vigente) presso le sedi competenti ottenendo ottimi risultati: sono state stornate interamente le cifre non dovute». Tanti anche i casi di contratti fatti stipulare telefonicamente con metodi alquanto astuti. «Alcuni cittadini si sono accorti di essere diventati clienti di un nuovo gestore telefonico solo all’arrivo della prima bolletta, i cui importi dipendono da condizioni contrattuali che non si conoscono e che non sono mai state sottoscritte».
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