Macerata: raffica di furti nelle case
Blitz in un campo rom, sei denunce

I carabinieri durante la perquisizione in un campo rom
I carabinieri durante la perquisizione in un campo rom
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Domenica 8 Maggio 2016, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 09:59
MACERATA - Sgominata la banda di rom ritenuta responsabile di una serie di furti in provincia di Macerata e in quella di Arezzo. Un risultato investigativo importante che mette un freno all'apprensione per la presenza della criminalità “mordi e fuggi” non solo nel Maceratese ma in tutta la regione. E' di pochi giorni fa l'allarme suscitato dalla "banda dell'abbraccio" che dopo esser stata individuata e denunciata si è poi sottratta agli arresti domiciliari compiendo altri furti. A Macerata, invece, è stata condannata la giovane mamma rom che uscendo dal tribunale ha fatto il segno di vittoria.

«Esprimo il mio apprezzamento - ha commentato il procuratore capo del Tribunale di Macerata Giovanni Giorgio in relazione all'ultima operazione - per l’esito dell'attività investigava e di perquisizioni che avevo personalmente disposto e che ha portato al momento a ritenere che una serie di furti commessi in abitazioni a Pollenza sia da ascriversi ad un gruppo di appartenenti all’etnia rom dimoranti in un campo di Foligno che, per la verità, apparentemente hanno attuato dei raid criminosi non solo nella nostra provincia ma anche in altre località». 

In totale sono sei le persone denunciate a piede libero, tre uomini e tre donne, dai 20 ai 55 anni. L’accusa è di furto aggravato continuato. A loro sono addebitati tre colpi messi a segno a Pollenza, uno a Tolentino e sei nella provincia di Arezzo. I sei sono stati raggiunti all’alba di giovedì scorso da oltre 20 carabinieri della Compagnia di Macerata, supportati da altrettanti colleghi delle Compagnie di Foligno e Assisi e con la collaborazione dell'unità cinofila dei carabinieri di Pesaro.
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