Sae a pagamento, ampliati i criteri nel Maceratese. Acquaroli: «Così si favorisce il ripopolamento»

Sae a pagamento, ampliati i criteri, Acquaroli: «Così si favorisce il ripopolamento»
Sae a pagamento, ampliati i criteri, Acquaroli: «Così si favorisce il ripopolamento»
di Giulia Sancricca
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Giovedì 15 Giugno 2023, 03:55 - Ultimo aggiornamento: 19:00

MACERATA -  Assegnazione delle Sae a titolo oneroso: si ampliano i criteri e l’Erap gestirà i canoni per la manutenzione. Avanti tutta per ripopolare le zone dell’entroterra colpite dal sisma. Il presidente della Regione Francesco Acquaroli va avanti su questa strada: «La priorità - dice - è favorire il ripopolamento di queste zone». E concedere le Sae a titolo oneroso è una delle strategie che hanno dimostrato di funzionare, soprattutto per la richiesta da parte delle giovani coppie.



La sua giunta ha infatti approvato cinque nuovi criteri, che si aggiungono ai diciotto già previsti, per l’assegnazione delle Sae (Soluzioni abitative di emergenza), a titolo oneroso.

Altra modifica prevede che le risorse dei canoni vengano versate dai Comuni direttamente all’Erap, ente strumentale che effettua la manutenzione. Il provvedimento accoglie le esigenze di integrazione espresse dai Comuni dell’area del cratere a un anno dalla adozione della prima delibera in merito.

Nuova necessità

«A giugno 2022 – spiega Acquaroli - cessato il fabbisogno per il rientro degli occupanti nelle loro case tornate agibili, la Regione aveva stabilito, dopo un approfondito confronto con i sindaci, le linee guida con i criteri e le modalità per poter riassegnare le Sae sfitte. In questi mesi però con l’evolversi della situazione sono emerse nuove necessità e abbiamo quindi provveduto ad avviare una ricognizione tra i Comuni interessati per valutare tutte le esigenze».

La sintesi

Raggiunta quindi una sintesi che prevede cinque comma dopo il criterio 18. «Il 18-bis prevede la concessione a lavoratori, e relativi nuclei familiari, impegnati nel territorio comunale in attività di pubblica utilità (medici di base, componenti delle forze dell’ordine, insegnanti, farmacisti, dipendenti pubblici assunti per attività connesse agli eventi sismici del 2016 o a progetti Pnc-Pnrr); il 18-ter parla di lavoratori già residenti nel Comune, assegnatari di Sae insieme al nucleo familiare di origine, che intendano costituire un nucleo autonomo trasferendo la residenza nella Sae entro 30 giorni dalla data di assegnazione; il 18-quater è per nuclei familiari, o singoli componenti, residenti nel Comune ed ivi stabilmente dimoranti, che non siano beneficiari di alcuna forma di assistenza legata al sisma; 18-quinquies riguarda nuclei familiari non proprietari di immobili nell’area del cratere sisma 2016, con figli dimoranti presso il Comune di ubicazione delle Sae, che intendano trasferire la dimora abituale e la residenza presso lo stesso entro 30 giorni dalla data di assegnazione della Sae; il 18-sexies è per eventuali criteri di preferenza stabiliti tramite regolamento comunale, in relazione a peculiari esigenze di carattere locale». 

Altra modifica riguarda poi il paragrafo canoni: «L’assegnazione a titolo oneroso comporta per l’assegnatario l’obbligo di corresponsione di un contributo, parametrato ai canoni stabiliti per l’assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica decurtato del 30%. I Comuni informano gli assegnatari degli obblighi di manutenzione a loro carico e trasferiscono le risorse ad Erap».

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