Macerata, esplosione nel palazzo
i dubbi della famiglie dei fidanzati

Riccardo Maglianesi e Chiara Magnamassa
Riccardo Maglianesi e Chiara Magnamassa
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Martedì 14 Giugno 2016, 10:34 - Ultimo aggiornamento: 16 Giugno, 09:48

MACERATA - «Vogliamo la verità. Ci sono tanti aspetti da chiarire  sulle cause di una tragedia che ha sconvolto le nostre  vite». Il dolore non impedisce ad Alessandro Magnamassa  di chiedersi che cosa abbia scatenato l'inferno in via  Brioschi a Milano. Il fratello di Chiara, la ventottenne  che ha perso la vita insieme al fidanzato Riccardo  Maglianesi nell'esplosione della palazzina ai Navigli,  da domenica pomeriggio è a Milano insieme ai suoi  genitori e sta seguendo passo per passo il triste iter  che dovrebbe portare alla restituzione delle salme alle  famiglie.
«Dobbiamo attendere l'esito delle autopsie  (gli esami medico legali dovrebbero essere effettuati  domani) - continua Alessandro -. Abbiamo nominato due  avvocati che ci assisteranno in questa fase. A mio  avviso non vanno fatte conclusioni affrettate. Ho visto  le immagini dei resti dell'appartamento in cui vivevano  Chiara e Riccardo. Ed è difficile immaginare che  l'esplosione sia partita da lì, questo lo dimostra il  fatto che bagno e balconi sono intatti». Poi un  ringraziamento e il ricordo degli ultimi momenti vissuti  in compagnia della giovane coppia.
«In queste ore ci  sono state vicine tante persone e le ringraziamo con  tutto il nostro cuore. Con Chiara e Riccardo avevamo  cenato insieme la sera del 2 giugno, poi loro sono  partiti alla volta di Milano. Erano contentissimi di  vivere questa nuova esperienza. Entrambi volevano per un  periodo abitare e lavorare nel capoluogo lombardo per  poi rientrare nel maceratese. Ora speriamo di riportare  i ragazzi a casa per dare loro l'ultimo saluto. Molto  probabilmente verrà celebrato un unico funerale, forse a  Morrovalle». Insieme alle due famiglie a Milano c'erano  anche gli amici dei due ventottenni. Una quindicina di  ragazzi che hanno deciso di lasciare tutto per fare  sentire la loro vicinanza. Presenti i sindaci di Monte  San Giusto e Morrovalle, Andrea Gentili e Stefano  Montemarani. Anche l'arcivescovo di Milano, Angelo  Scola, ha voluto esprimere «dolore» e partecipare al  lutto. 

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