Restyling di via Basili a Macerata, il cantiere avanti tutta. Poi si passerà a via Zara

Restyling di via Basili a Macerata, il cantiere avanti tutta. Poi si passerà a via Zara
Restyling di via Basili a Macerata, il cantiere avanti tutta. Poi si passerà a via Zara
di Mauro Giustozzi
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Sabato 17 Febbraio 2024, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 12:38

MACERATA Non solo rinnovo, rigenerazione della pavimentazione e decoro ma anche occasione per intervenire sui sotto servizi. In maniera programmata talvolta o a sorpresa come è accaduto in via Basili, il tratto in discesa che si collega a via Santa Maria della Porta, dove in questi giorni si è aperto il cantiere del Comune, viene smantellato il selciato e sistemata tutta la via con nuovo asfalto carrabile e passaggi pedonali in pietra sul modello di quanto realizzato su piaggia della Biblioteca.

Gli scavi

Durante gli scavi gli operai hanno scoperto che la vecchia fognatura era deteriorata e quindi si è provveduto ad un intervento last minut per riparare il danno, venuto a galla proprio grazie ai lavori che sono in corso. «Durante i sondaggi che la ditta stava effettuando per la nuova pavimentazione di via Basili - dice l’assessore ai Lavori pubblici, Andrea Marchiori- con gli scavi e la predisposizione gli operai si sono accorti che c’era questa fognatura di vecchia manifattura, in pietra con delle coperture a mattoni, che l’usura del tempo aveva sfondato in alcune parti.

D’intesa con Apm si è immediatamente intervenuti per rifare con i sistemi attuali quel tratto di fognatura riparando quindi questo imprevisto. Ciò non comporta rallentamenti nell’opera su via Basili anzi è la conferma che mettendo mano al centro storico per quanto riguarda pavimentazioni e decoro c’è anche l’utilità di fare un ammodernamento dei sotto servizi, cosa che cerchiamo sempre di fare come peraltro avvenuto di recente per il rifacimento di via Santa Maria della Porta».

Lavori in corso in questi giorni pure a Rampa Zara, ma si tratta di un intervento effettuato dall’Italgas non comunale: soltanto una volta concluso il cantiere di via Basili l’impresa incaricata si sposterà su Rampa Zara dove, invece, i lavori interesseranno il marciapiede che sale sulla sinistra fino alla garitta dell’Apm. Da qui partirà un intervento sulla pavimentazione che riguarderà il tratto sino all’incrocio con via Don Minzoni, con asfalto carrabile dove transitano i veicoli ed i percorsi laterali pedonali saranno in pietra: questi ultimi saranno esteticamente gradevoli ma anche funzionali per viabilità e percorso pedonale.

La pavimentazione

A questo seguiranno, sia a salire su via Don Minzoni che a scendere in direzione Duomo, lavori di ripresa della pavimentazione in pietra che in più punti risulta sconnessa e ammalorata, ci sono avvallamenti e zone ricoperte da rattoppi di asfalto. Restando in centro è prossimo alla partenza anche un altro appalto che riguarderà la rifunzionalizzazione di tutta piazza Vittorio Veneto, sia nella parte pedonalizzata che in quella riservata al transito ed alla sosta delle auto. Procedono gli interventi anche fuori dalle mura urbane, nello specifico in viale Trieste: la nuova pavimentazione interessa tratti di marciapiedi che presentano numerose carenze, dove oltre all’uso pedonale, è consentita anche la sosta auto, con la realizzazione di un selciato di arenaria con dimensioni variabili degli elementi lapidei. Una volta completata la pavimentazione su viale Trieste, lato mura, subito dopo si passerà dalla parte opposta del marciapiede che sarà rigenerato sino alla discesa su viale Don Bosco fino all’incrocio con via Piave.

I marciapiedi

In una fase successiva i lavori interesseranno i marciapiedi lungo viale Leopardi sul lato destro fino a Rampa Zara, con la realizzazione di un selciato di arenaria con dimensioni variabili degli elementi lapidei che daranno continuità alla passeggiata pedonale. Allo stesso tempo ci sarà il restyling delle mura, dallo Sferisterio sino a Rampa Zara. «Questo testimonia come gli interventi di rigenerazione della pavimentazione del centro storico stiano proseguendo –conclude Marchiori- con lavori cadenzati necessari perché tutti assieme avrebbero creato enormi disagi a residenti e frequentatori del centro mentre in questo modo non appena si conclude un cantiere se ne apre un altro».

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