MACERATA - Lei lo lascia e lui la perseguita con maledizioni, riti di magia nera e vudù. Le invia lettere scritte da una medium che, a suo dire, avrebbe parlato con gli spiriti, un video di un rito di magia nera con un gallo sgozzato e il messaggio “Adesso vedi” e ancora, più tradizionali “ti ammazzo”.
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L’incubo per la ex compagna era diventato così grande da provocarle un grave stato di ansia e da portarla a installare inferriate alla propria abitazione e a portare con sé, quando usciva strumenti di difesa come lo spray urticante.
La donna aveva poi denunciato che abitualmente l’ex lanciava maledizioni contro i suoi familiari: una volta aveva sputato tre volte in direzione della madre di lei dicendo: «Vedrai fra tre giorni come sta», un’altra volta aveva sputato sempre tre volte sul vialetto di casa di lei con l’augurio di conseguenze negative. Frasi minacciose le avrebbe scritte anche su Facebook, poi a dicembre 2019 avrebbe iniziato a mandarle numerosi messaggi sia per insultarla e minacciarla, sia per chiederle una seconda possibilità. Per convincerla a tornare insieme le avrebbe inviato le foto di una lettera che una medium “che aveva parlato con gli spiriti” aveva scritto a lui in cui la sensitiva riferiva che gli spiriti le avrebbero detto che la ex del 42enne era la sua “fiamma gemella” e spezzare il loro legame sarebbe stata un’offesa agli spiriti.
Un giorno le avrebbe detto che se non l’avesse ascoltato lui sarebbe finito in galera ma lei e i suoi genitori al cimitero. In un’altra occasione l’avrebbe prima minacciata: «Vediamo di lasciarli orfani e col padre in galera», riferito ai loro figli, poi si era presentato sotto casa di lei e nonostante l’intervento dei carabinieri avrebbe continuato ad urlare di essere pronto a farsi 10 anni di galera. Minacce e insulti sarebbero andati avanti per altre settimane: un giorno la donna aveva ricevuto sul proprio cellulare un video di un rito di magia nera in cui veniva sgozzato un gallo accompagnato dal messaggio “Adesso vedi”. Ma le minacce alla ex sarebbero arrivate anche in maniera trasversale, il 28 dicembre 2019, infatti, lui avrebbe contattato la psicoterapeuta di lei scrivendole che odiava la sua ex e che stava meditando di vendicarsi perché non aveva più nulla da perdere.
Ieri il Gup Giovanni Manzoni ha trasmesso gli atti in procura perché dopo la conclusione delle indagini l’allora indagato aveva chiesto di essere interrogato ma non era stato mai convocato. L’uomo è difeso dagli avvocati Alisia Laudadio e Alfonso Rubino, la donna è tutelata dall’avvocato Fabiola Cesanelli.