Il Maceratese incorona Elly Schlein, tra i big del Pd nessuno canta vittoria

Il Maceratese incorona Schlein, tra i big nessuno canta vittoria
Il Maceratese incorona Schlein, tra i big nessuno canta vittoria
di Luca Patrassi
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Martedì 28 Febbraio 2023, 02:55 - Ultimo aggiornamento: 11:54

MACERATA  - Un successo di presenze per le primarie del Pd, 4.754 i maceratesi che hanno espresso le proprie preferenze nei 33 seggi allestiti in provincia. La sorpresa maggiore è arrivata dallo spoglio delle schede che hanno ribaltato le indicazioni date dagli iscritti: Elly Schlein stravince anche nella provincia maceratese. 

  

Partecipazione al voto tre volte superiore a quella (1.500 votanti) auspicata per prudenza dai vertici del partito e indicata come base per un appuntamento di successo. Il seggio di Macerata il più gettonato con 940 votanti, poi Civitanova con 631, Tolentino con 349, Potenza Picena con 342, Recanati con 315. Ad Elly Schlein è andato il 57.4% dei voti: colpo di scena visto che la quasi totalità della dirigenza del partito era con Bonaccini, unica eccezione per l’ex presidente della Provincia ed ex assessore regionale, il civitanovese Giulio Silenzi che deve aver fiutato l’aria o, forse, raccolto il messaggio del cambiamento.

Coordinatore provinciale della mozione Schlein Mario Antinori: «Elly si è affermata con la sua passione e determinazione nonché con un programma chiaro che definisce una precisa collocazione a sinistra del Pd».

Schlein ha vinto in tutti i maggiori centri della provincia, Bonaccini l’ha spuntata ad Appignano, Cingoli, Colmurano, Fiuminata, Montecassiano, Monte San Giusto, Sarnano e nel seggio di Porto Potenza Picena. È finita in parità, 25 voti per ciascuno, a Monte San Martino. 

Tutti schierati per Bonaccini



Se la dirigenza era tutta schierata per Bonaccini, carte un po’ più mescolate per il regionale. Con una premessa: molti dei votanti per la segreteria regionale non hanno espresso una preferenza, forse per scarsa conoscenza dei candidati in campo. A Macerata il picco delle schede bianche per la corsa regionale, 111 su 924 voti espressi, una percentuale comunque molto più alta degli altri centri.

Tra Bomprezzi e Bellomaria, i vertici si erano un po’ più divisi che non per il segretario nazionale. Con Bomprezzi si erano schierati a Macerata Angelo Sciapichetti, Romano Carancini e Narciso Ricotta, a Tolentino Francesco Comi, a Camerino Marco Belardinelli e a Cingoli Raffaele Consalvi. Con Bellomaria c’erano a Macerata Irene Manzi e Ninfa Contigiani, a Civitanova Giulio Silenzi e Francesco Micucci e a Monte San Giusto Andrea Gentili. Il primo commento arriva dal consigliere comunale dem Maurizio Del Gobbo: «Con la Schlein ha vinto la voglia di discontinuità, di cambiamento e di rinnovamento e chi era ai margini della politica e adesso ci si vuole impegnare. Della Bomprezzi mi ha colpito l’idea che le candidature alle Regionali e Politiche debbono passare per le primarie evitando catapultati e cooptati da Roma: valorizzando persone che abbiano avuto quanto meno una esperienza politica amministrativa alle comunali». 

L'analisi di Sciapichetti



L’analisi del segretario provinciale Angelo Sciapichetti: «Abbiamo perso, è stato un voto espresso anche da persone che non si vedevano da anni ed hanno visto nella Schlein una posizione di rinnovamento che c’era anche con Bonaccini ma che non è stata percepita. Poi le primarie hanno delle regole che possono o meno essere condivise, ma queste ci sono e vanno rispettate ad iniziare dal fatto che non iscritti possano scegliere il segretario di un partito fatto di iscritti. I nuovi eletti sono stati legittimati da una forte partecipazione elettorale, se andiamo a leggere le liste regionali c’è una classe dirigente fatta di giovani che adesso devono rilanciare il partito». 

Riflessi locali nel partito? «Credo nessuno, c’è un nuovo segretario». Sciapichetti aggiunge: «Voglio ringraziare i tanti volontari che sono stati ai seggi e hanno reso possibile questo esercizio di democrazia che solo i democratici sanno organizzare». L’ex rettore Unicam e candidato alle Politiche Fulvio Esposito aggiunge: «A parer mio, insieme al successo di Elly Schlein, ottenuto anche nella Provincia di Macerata (e con uno scarto superiore a quello registrato a livello nazionale), un risultato altrettanto interessante è che, alle primarie aperte, hanno partecipato quasi 5000 persone: 8 volte di più (a livello nazionale sono state 6 volte di più) di quelle che, come iscritte al Pd, avevano votato nei circoli. Come dire che, nella nostra provincia, per ogni iscritto o iscritta al Pd, ci sono state 7 persone non iscritte che sono andate a votare.

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