I commercianti di Macerata: «Il nuovo direttore del Mof ora faccia tornare la Notte dell’Opera»

I commercianti: «Il nuovo direttore del Mof ora faccia tornare la Notte dell’Opera»
I commercianti: «Il nuovo direttore del Mof ora faccia tornare la Notte dell’Opera»
di Alessandro Bianchi
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Martedì 31 Ottobre 2023, 02:35 - Ultimo aggiornamento: 16:35

MACERATA L’uscita di scena di Paolo Pinamonti e la direzione artistica affidata a Paolo Gavazzeni potrebbe aprire nuovi scenari per lo Sferisterio, il Macerata Opera Festival e gli eventi collaterali alla manifestazione più importante del capoluogo e del territorio. Se, infatti, negli ultimi due anni si era persa la tradizione della Notte dell’Opera, tra le critiche della minoranza e dei commercianti, ora c’è chi spera che l’evento possa tornare, ma con un quid in più. 

 

A sperarlo sono proprio i commercianti che, dalla festa con gli spettacoli nei vari luoghi della città, collegati al tema della stagione, hanno sempre tratto un grande beneficio.

E adesso che la direzione artistica è cambiata tornano alla carica, sia sulla Notte dell’Opera che sulla visione più generale del festival.

«A me piace pensare che ogni cambiamento porti a un miglioramento - dice Paola Piangiarelli, titolare della profumeria che porta il suo cognome - anche se non subito percepibile, in quanto spesso non è subito ben digerito. Ci auspichiamo una stagione dove chi organizzerà il festival abbia la possibilità di avere fondi per avere un’orchestra di giovani che, provando, diventino dei professionisti. Ciò per poter offrire degli spettacoli di qualità, così il melomane del Nord scenda e resti a Macerata.

Il cliente

L’utente dello Sferisterio che si ferma per più notti per ascoltare le opere è il cliente che vive la città e la rende viva, così come Macerata dovrebbe essere per tutta l’estate. Ci auguriamo un’attenzione alla qualità, perché il popolo è abbastanza preparato all’opera e vuole sentire il meglio. Dal nuovo direttore artistico speriamo in un occhio riposto sulla città, anche aiutandoci ad organizzare una Notte dell’Opera che si era snaturata. Deve tornare a portare la lirica nelle piazze, fuori dallo Sferisterio, com’era originariamente: una musica per il popolo, con le opere che vanno dalle giocose di Rossini e Mozart alle più tragiche di Verdi e Puccini. Averle in città è un privilegio ed è bello far conoscere questa magia a più persone possibili. La gente si innamora dello Sferisterio e la città è accogliente. Ci auspichiamo una stagione attrattiva, non solo per l’hinterland maceratese, ma anche per l’Italia, dando valore allo Sferisterio. È il secondo teatro per la lirica all’aperto in Italia dopo l’Arena di Verona. Sfruttiamo questo privilegio».

Su questo punto la visione pare uniforme: un ritorno all’organizzazione della Notte dell’Opera prima degli ultimi cambiamenti. Lo afferma Luigi Santi, della pizzeria del Corso. «Speriamo che venga reintrodotta, ma che sia organizzata come si faceva prima dell’ultima edizione. Che sia legata all’opera, con eventi collegati, con la sfilata, attori e cantanti vestiti con i costumi adeguati. Spero venga reintrodotta e rinnovata».

«Che idee avrà per i commercianti?»

Sandra Travaglini, storica negoziante del centro e proprietaria assieme al marito della Biancheria e Cappelli Travaglini fornisce un’opinione neutra riguardo la questione: «Da negoziante penso che non avremo differenze rispetto alle altre direzioni che ci sono state, perché Macerata manca di una ricettività per i turisti provenienti da fuori, che dovrebbero fermarsi un giorno in più o arrivare il giorno prima per assistere all’opera. A meno che il nuovo direttore della stagione operistica abbia delle idee diverse per coinvolgerci».

Riguardo la Notte dell’Opera: «Non è stata più fatta poiché ha bisogno di una regia esterna a noi commercianti». Le fa eco Amedeo Patrassi, titolare nel negozio di abbigliamento Bulli e Pupe, che elabora un’opinione sicuramente legata al suo campo di azione: «Per il nostro settore non cambia parecchio, in quanto riguardo l’abbigliamento i visitatori dell’opera vengono principalmente la sera e per noi non è molto funzionale. Diverso invece per i locali addetti alla ristorazione, come le pizzerie e i bar. Speriamo che per il futuro si faccia un qualcosa che coinvolga tutta la giornata, dato che per noi e gli altri negozi che chiudono alle 20 non funziona. La Notte dell’Opera? Se rivalutata, potrebbe essere molto interessante. Ultimamente è stata, a parer nostro, un po’ sottotono».

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