Macerata, contesta l’insufficienza
data al figlio e minaccia due prof

La questura
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Domenica 1 Luglio 2018, 04:55
MACERATA - Un brutto voto a scuola, la decisione degli insegnanti di procedere a un giudizio sospeso. Tanto basta a scatenare le ire e le minacce di un genitore che alza i toni della discussione e costringe i docenti a chiedere l’intervento della polizia per evitare che la situazione degeneri. L’episodio si è verificato venerdì pomeriggio presso il Liceo Linguistico di Macerata quando a scuola si è presentato il genitore di un ragazzo che aveva riportato un’insufficienza a causa della quale era stato rimandato ad agosto con un giudizio sospeso recuperabile nei mesi estivi. La discussione, inizialmente, ha avuto toni normali: con il passare dei minuti, però, il genitore ha cominciato ad alzare la voce, difendendo il percorso scolastico avuto fino a quest’anno dal proprio figlio, fino ad arrivare a minacciare i due insegnanti proprio per il voto messo al ragazzo se non lo avessero modificato. A quel punto è parso inevitabile ai docenti chiamare la polizia per cercare di evitare che la situazione potesse degenerare, visto che l’uomo non voleva proprio saperne nonostante gli insegnanti avessero spiegato quali erano state le motivazioni che avevano portato a quella decisione. Non di una bocciatura, si badi bene, ma del giudizio sospeso, il vecchio rimandato a settembre di una volta, decisione che avrebbe comunque consentito allo studente ad agosto di recuperare e presentarsi promosso al prossimo anno scolastico. Sconcertata per l’accaduto la dirigente del Liceo Linguistico, la professoressa Annamaria Marcantonelli. 
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