Maxi-fuga di gas a Piediripa. La titolare della pizzeria Tamaya: «Mancato incasso e cibo buttato. Chiederemo di essere risarciti»

Maxi-fuga di gas a Piediripa. La titolare della pizzeria Tamaya: «Mancato incasso e cibo buttato. Chiederemo di essere risarciti»
Maxi-fuga di gas a Piediripa. La titolare della pizzeria Tamaya: «Mancato incasso e cibo buttato. Chiederemo di essere risarciti»
di Giulia Sancricca
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Mercoledì 17 Aprile 2024, 02:00 - Ultimo aggiornamento: 18 Aprile, 09:00

MACERATA «Sei giorni di mancato incasso, per non parlare di tutti gli alimenti che abbiamo dovuto buttare, le spese per smaltirli e quelle per riacquistarli». A tanto ammonta il danno per il bar pizzeria Tamaya di Piediripa che dalle 12 di martedì della scorsa settimana ha potuto riaprire i battenti ieri a causa della maxi-fuga di gas in via Cluentina e della conseguente zona rossa che si è prolungata per una settimana.

La denuncia

La titolare dell’attività, Giada Palmieri, si è già rivolta a un avvocato per agire per vie legali e chiedere che le venga riconosciuto il danno. «Chiederemo il risarcimento dei danni - dice la commerciante -. Noi abbiamo avuto l’autorizzazione a rientrare nel locale ieri pomeriggio verso le 16 (lunedì, ndr) ma abbiamo dovuto pulire tutto: è facile immaginare come abbiamo trovato il locale abbandonato in fretta e furia e rimasto senza corrente elettrica per una settimana. Quindi in realtà abbiamo riaperto al pubblico oggi (ieri) ma con tutte le conseguenze del caso». L’attività è infatti ripartita da zero, non solo per la pulizia degli spazi, ma anche per il rifornimento della materia prima.

Le pulizie

«Abbiamo dovuto ripulire frigoriferi e congelatori che sono rimasti spenti e con il cibo all’interno per una settimana.

Per noi il problema non è solo il mancato incasso, ma il valore di quello che avevamo in negozio e che abbiamo perso: migliaia di roba buttata via, avevo due congelatori pieni. I gelati nel freezer si sono sciolti tutti, cento basi di pizza nella cella frigorifera buttate. Le spese per la ditta che verrà a prendere tutto per smaltire i rifiuti alimentari. Oltre a quello che abbiamo buttato siamo ripartiti zero. Una spesa sulla spesa: abbiamo buttato tutto e abbiamo dovuto ricomprare altrettanti alimenti». E anche se Palmieri si è mossa privatamente tramite un proprio legale, pare che ci sia la volontà anche di altre persone coinvolte di muoversi in tal senso: «Si sta muovendo qualcosa anche per le singole famiglie - dice Palmieri - vedremo se costituire un comitato. Proveremo a fare rivalsa. La gente non immagina quale disagio ci sia stato: non solo le attività commerciali, ma anche diverse famiglie che da martedì, anche con anziani o bimbi piccoli, si sono viste fuori di casa per una settimana, come se ci fosse stato il terremoto. Per fortuna - conclude - i vigili del fuoco sono stati bravi e comprensivi, davvero professionali. Vanno davvero ringraziati».

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