Macerata, maltratta moglie malata e figlio:
75enne espulso da casa col braccialetto

Macerata, maltratta moglie malata e figlio: 75enne espulso da casa col braccialetto
di Benedetta Lombo
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Martedì 6 Agosto 2019, 10:10

MACERATA - Per anni avrebbe maltrattato e minacciato moglie e figlio. Settantacinquenne fuori di casa e con il braccialetto elettronico. L’indagine è stata coordinata dalla procura che a partire da venerdì sarà chiamata ad applicare la nuova legge denominata “Codice rosso” che tutela le vittime di violenza domestica e di genere.

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Il caso di violenza domestica riguarda una famiglia residente in un comune dell’Alto Maceratese. Secondo la ricostruzione degli inquirenti l’uomo per anni avrebbe maltrattato la coniuge, peraltro gravemente malata, e il figlio. Una volta raccolto sufficiente materiale ritenuto di interesse probante, il pubblico ministero titolare del fascicolo ha chiesto e ottenuto dal gip l’applicazione della misura dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalle persone offese. All’anziano, per sicurezza, sono state anche tolte le armi che possedeva.
 
Non solo. Oltre alle misure di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento, al 75enne è stato applicato anche il braccialetto elettronico in modo da monitorare costantemente i suoi spostamenti. Il provvedimento “Codice rosso” è stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale il 25 luglio scorso, è diventato legge (L. n.69/2019) ed entrerà in vigore a partire da venerdì. Tra le novità previste dal Codice rosso c’è l’obbligo da parte del pubblico ministero di sentire la persona offesa e chi ha presentato la denuncia entro tre giorni dall’iscrizione della notizia di reato. Questo vale per i reati di maltrattamenti contro familiari e conviventi, violenza sessuale semplice e aggravata, atti sessuali con minorenne, corruzione di minorenne, violenza sessuale di gruppo e stalking. Entro venerdì sul sito della Procura di Macerata verrà pubblicato il testo delle direttive impartite dal procuratore capo Giovanni Giorgio riguardanti la nuova legge. Da segnalare c’è l’intesa raggiunta con il direttore dell’Area Vasta 3 Alessandro Maccioni per l’individuazione dello psicologo esperto reperibile per le audizioni da effettuare nei tre giorni di minori o maggiorenni vulnerabili.
«Colgo l’occasione – ha dichiarato il procuratore Giorgio – per ringraziare pubblicamente il dottor Maccioni. Evidenzio che le direttive in questione saranno recepite nell’ambito del nuovo protocollo interistituzionale in tema di violenza di genere che sarà redatto tra settembre ed ottobre prossimi con il coordinamento del prefetto Iolanda Rolli». In ambito di violenza di genere un segnale, apparentemente positivo, arriva dal territorio Maceratese. In base ai dati diffusi dagli ambienti della procura risulta che nel primo semestre del 2019 sono state presentate 64 denunce per maltrattamenti in famiglia, 50 per stalking, 22 per violenza sessuale e 17 per lesioni aggravate dal rapporto di parentela (coniugi, genitori o figli). In totale 153. Rispetto allo stesso semestre dello scorso anno si è registrato un calo delle denunce (in tutto il 2018 le denunce complessive sono state 414). 
Segno questo che o sono diminuiti i reati che colpiscono le fasce deboli o le persone denunciano di meno. Una circostanza, quest’ultima, che sembrerebbe però non appartenere a questo territorio. Da parte di procura e forze dell’ordine l’attenzione al fenomeno è sempre massima.

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