MACERATA - Strano destino quello dell’Helvia Recina, oggetto di polemiche da quando è stato realizzato diversi decenni fa e puntualmente discusso per ogni intervento di restyling e di adeguamento. Ora torna nel mirino - un po’ tardivamente visto che è stato approvato il progetto, bandita la gara e sono stati affidati i lavori - la spesa di oltre quattro milioni per l’ammodernamento dello stadio, opere che pur essendo finanziate con fondi europei (che hanno come condizione di partenza la tutela ambientale) prevedono lo sbancamento di una collinetta e l’abbattimento di diversi pini, elemento di equilibrio e decoro in un luogo devastato dal cemento e da scempi anche recentissimi, come le palizzate da carcere erette nel piazzale dello stadio.
Il dibattito
Un anno dopo che la questione venne affrontata in Consiglio, per iniziativa di Alberto Cicarè di Strada Comune, ieri il consigliere dem Maurizio Del Gobbo, con il sostegno del capogruppo Narciso Ricotta, ha presentato un ordine del giorno in cui si legge: «Da recenti notizie di stampa si è appreso che il progetto di riqualificazione dello stadio Helvia Recina prevede, tra l’altro, la realizzazione di spogliatoi presso la curva attualmente inutilizzata, che comporterebbe l’abbattimento dei pini ivi messi a dimora.