Macerata, pini da abbattere allo stadio Helvia Recina, il caso approda in assise con un ordine del giorno dei dem. Del Gobbo: «Un errore»

Lo stadio Helvia Recina a Macerata
Lo stadio Helvia Recina a Macerata
di Luca Patrassi
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Giovedì 4 Aprile 2024, 02:00 - Ultimo aggiornamento: 11:53

MACERATA - Strano destino quello dell’Helvia Recina, oggetto di polemiche da quando è stato realizzato diversi decenni fa e puntualmente discusso per ogni intervento di restyling e di adeguamento. Ora torna nel mirino - un po’ tardivamente visto che è stato approvato il progetto, bandita la gara e sono stati affidati i lavori - la spesa di oltre quattro milioni per l’ammodernamento dello stadio, opere che pur essendo finanziate con fondi europei (che hanno come condizione di partenza la tutela ambientale) prevedono lo sbancamento di una collinetta e l’abbattimento di diversi pini, elemento di equilibrio e decoro in un luogo devastato dal cemento e da scempi anche recentissimi, come le palizzate da carcere erette nel piazzale dello stadio.

Il dibattito

Un anno dopo che la questione venne affrontata in Consiglio, per iniziativa di Alberto Cicarè di Strada Comune, ieri il consigliere dem Maurizio Del Gobbo, con il sostegno del capogruppo Narciso Ricotta, ha presentato un ordine del giorno in cui si legge: «Da recenti notizie di stampa si è appreso che il progetto di riqualificazione dello stadio Helvia Recina prevede, tra l’altro, la realizzazione di spogliatoi presso la curva attualmente inutilizzata, che comporterebbe l’abbattimento dei pini ivi messi a dimora.

Tale abbattimento andrebbe a svilire l’attuale assetto ambientale ed estetico che caratterizza l’intero impianto sin dalla sua costruzione e che pertanto verrebbe gravemente deturpato e snaturato». La richiesta finale: «Si invita l’amministrazione comunale a evitare in ogni modo l’abbattimento dei pini individuando soluzioni alternative che permettano di salvaguardare l’attuale stato dei luoghi». Sarà ora il rappresentante dell’amministrazione comunale (l’assessore comunale allo Sport Riccardo Sacchi o quello ai Lavori Pubblici Andrea Marchiori) a rispondere all’ordine del giorno dei democrat, ma è verosimile che la risposta sia la stessa già fornita l’anno scorso a una analoga interrogazione presentata dall’esponente di Strada Coimune - Potere al Popolo Alberto Cicarè.

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