Macerata, giovani fragili e soli: patto tra Comune e associazioni per uno Sportello d’ascolto contro l’emergenza

Al via il progetto all’ex Ostello Asilo Ricci. Il vicesindaco D’Alessandro: «Casi in aumento, vogliamo dare un supporto»

Macerata, giovani fragili e soli: patto tra Comune e associazioni per uno Sportello d’ascolto contro l’emergenza
Macerata, giovani fragili e soli: patto tra Comune e associazioni per uno Sportello d’ascolto contro l’emergenza
di Mauro Giustozzi
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Venerdì 23 Febbraio 2024, 02:25 - Ultimo aggiornamento: 12:25

MACERATA - Non far sentire soli i giovani nelle loro fragilità, essere di sostegno psicologico all’interno di una rete capace di affiancare famiglie e insegnanti per un percorso preventivo che eviti il ripetersi di tragedie che vedono coinvolti sempre di più i minorenni. Sono alcuni degli obiettivi dello Sportello di ascolto per adolescenti inaugurato all’ex Ostello Asilo Ricci a Macerata, nei locali della Scuola civica di musica Scodanibbio, iniziativa che rientra all’interno dei vari progetti di inclusione sociale per i minori promossi dall’assessorato alle politiche sociali e pari opportunità del Comune in collaborazione con la cooperativa sociale Pars nell’ambito di un progetto più ampio che coinvolge anche l’associazione Glatad e la cooperativa Sociale Il Faro.

Il fenomeno

«Il disagio giovanile e adolescenziale è crescente e spesso fatti di cronaca ce lo ricordano – ha esordito il vicesindaco Francesca D’Alessandro -.

Da tempo ci occupiamo di famiglia e di fragilità e lo facciamo sia con le nostre assistenti sociali che con le scuole, e sono felice di vedere oggi la presenza dei dirigenti scolastici Fiorillo del linguistico Leopardi e Romagnoli dell’Ipsia, ma anche con le associazioni Il Faro, Pars e Glatad che ci supportano in questa azione tanto delicata quanto fondamentale. La complessità che coinvolge i minorenni, il loro isolamento a seguito anche della pandemia, i casi di hikikomori, cioè giovani che si isolano completamente, aumentano anche nella nostra città ed ecco quindi che questo sportello vuole rappresentare un supporto e un punto di riferimento, dove potrà anche essere mantenuto l’anonimato, per entrare in contatto con una psicologa in grado di aiutare il giovane e la sua famiglia ad affrontare questa fragilità con cui dobbiamo fare i conti».

I dettagli

Lo Sportello di supporto psicologico completamente gratuito, rivolto a ragazzi e adolescenti tra i 14 e 19 anni, sarà aperto, in presenza, il lunedì e il martedì dalle 15 alle 18 (in alternativa sarà possibile usufruire del servizio anche in modalità online). Per informazioni e appuntamenti è possibile contattare la psicologa Samantha Zanconi al numero 342.1485909. «Lo sportello rappresenta un elemento significativo per dare vita a un’esperienza di sostegno concreto ad adolescenti e famiglie; si tratta di una risposta ai bisogni rilevati in questi anni sul territorio con la finalità di promuovere il benessere, sostenere e supportare gli adolescenti orientandoli nella gestione delle loro emozioni – ha detto Irene Costantini, coordinatrice del progetto per la Pars -. Per un ragazzo che fa fatica a confrontarsi con la famiglia o con la scuola e che ha difficoltà a trovare il coraggio per chiedere aiuto, uno spazio di ascolto aperto, non giudicante ed esclusivamente dedicato, può rappresentare una soluzione ottimale per favorire le riflessioni sulle vicende del mondo interiore promuovendo la scoperta di risorse e qualità personali per affrontare la vita quotidiana».

La sinergia

Dal canto suo Beatrice Pini, responsabile dei servizi educativi de Il Faro, ha ribadito come «una sinergia, quella della nostra cooperativa insieme al Comune e con le diverse realtà del terzo settore, che riesce a mettere in campo importanti progettualità, grazie alle quali possiamo occuparci della tutela e del benessere psicologico ed emotivo di ragazzi e ragazze». Riprendendo la parola l’assessore Francesca D’Alessandro ha ricordato poi come «questo strumento è indirizzato anche ai minori stranieri non accompagnati, sono una cinquantina quelli presenti a Macerata, che già partecipano a progetti di integrazione riguardanti la lingua, l’occupazione e che potranno accedere anche a questo sportello di ascolto psicologico che può essere di sostegno a comprendere e capire meglio la realtà dover sono arrivati per un’accoglienza che vuol essere con la a maiuscola». Un modo per il Comune di essere vicino non solo ai giovani fragili e solo, ma anche alle loro famiglie che spesso si trovano a fronteggiare un’emergenza difficile da affrontare senza i giusti strumenti.

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