Macerata, insulti a moglie e figlio
ex assessore finisce sotto accusa

Il palazzo di giustizia di Macerata
Il palazzo di giustizia di Macerata
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Giovedì 16 Marzo 2017, 05:50
MACERATA «Handicappata», «pezzente», «schifosa», «assassina», sono solo alcuni degli epiteti che un ex assessore di Macerata avrebbe rivolto alla moglie. Oltre a questi il marito l’avrebbe apostrofata con frasi volgari anche alla presenza dei due figli minori. Ma non solo. L’ex assessore non avrebbe risparmiato neppure uno dei suoi figli appellandolo con espressioni scurrili e sprezzanti. «Sei un poveretto, un degradato sociale», gli avrebbe urlato apostrofandolo con parole pesanti, da «mongoloide» a «deficiente». Ora deve rispondere di maltrattamenti in famiglia.  
La vicenda è stata rievocata ieri mattina davanti al giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Macerata Giovanni Maria Manzoni e al pubblico ministero Margherita Brunelli. In base a quanto ricostruito nel corso delle indagini preliminari – il fascicolo è del sostituto procuratore Stefania Ciccioli – i maltrattamenti sarebbero stati compiuti fino a novembre del 2015 quando la moglie dell’ex assessore, non sopportando più una situazione simile, aveva deciso di denunciare il coniuge all’autorità giudiziaria. 
La moglie e il figlio si sono costituiti parte civile L’udienza è stata rinviata ad aprile. Il giudice, infatti, ha ritenuto opportuno sentire i figli della coppia. 
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