E' morto Andrea Bartali, figlio del campionissimo
che salvò centinaia di ebrei negli anni '40

E' morto Andrea Bartali, figlio del campionissimo che salvò centinaia di ebrei negli anni '40
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Venerdì 23 Giugno 2017, 14:34
MACERATA - È morto oggi nell'ospedale civile di Macerata dove era ricoverato Andrea Bartali, 75 anni, figlio del campionissimo Gino Bartali. Andrea aveva legato la sua vita alle Marche, dove risiedono le due figlie Gioia (a Montegranaro) e Stella (a Montefano). Le esequie si terranno domani, 24 giugno alle ore 10.30 a Montefano, nella Chiesa di San Donato.

Ad Andrea Bartali e alle sue ricerche si deve la scoperta pubblica, avvenuta nel 2010, dell'attività condotta negli anni Quaranta dal papà Gino per salvare la vita a centinaia di ebrei. Bartali usava uno stratagemma molto pericoloso, ma che si rivelò efficace: effettuava i suoi allenamenti in bicicletta da Firenze ad Assisi, e nessuno (neppure i nazisti) osava fermare il Campione. Ma ad Assisi il ciclista si recava per procurare, presso una tipografia clandestina, documenti falsi che poi, una volta rientrato a Firenze, consegnava tramite la Curia agli ebrei italiani in attesa di nuove identità per sfuggire ai rastrellamenti.

Andrea Bartali impiegò tre anni a raccogliere documenti e testimonianze, e nel settembre 2013 il padre, morto 17 anni fa, venne proclamato Giusto tra le Nazioni. Oggi il nome di Gino Bartali figura nel Memoriale di Gerusalemme. Nel volume di memorie «Gino Bartali, mio papà», Andrea Bartali racconta l'amore di un figlio per un padre-leggenda che per lui era soprattutto un genitore attento e affettuoso.

Tante le conferenze tenute da Andrea Bartali insieme alla figlia Gioia, orgogliosa di custodire la fascia gialla del Tour de France del 1948, passato alla storia per la vittoria di Bartali in un momento di sbandamento in Italia dopo l'attentato a Togliatti.
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