Discarica, ancora battaglia, il comitato Montefano e Recanati: «Pronti a fare un altro ricorso»

Discarica, ancora battaglia, il comitato Montefano e Recanati: «Pronti a fare un altro ricorso»
Discarica, ancora battaglia, il comitato Montefano e Recanati: «Pronti a fare un altro ricorso»
di Giulia Sancricca
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Mercoledì 26 Luglio 2023, 04:00 - Ultimo aggiornamento: 11:32

MACERATA Individuazione del sito per la nuova discarica provinciale. Non si ferma la battaglia del comitato di Montefano e Recanati che, dopo aver presentato ricorso al Tar per ben quattro volte minaccia di farlo ulteriormente qualora venisse approvato il piano d’ambito. Ma è necessario ripercorrere la vicenda che ha portato alla realizzazione del piano. «A giugno 2020 - ricorda il comitato No Discarica Territorio Montefano-Recanati - l’Ata di Macerata emetteva le due delibere a firma del presidente Antonio Pettinari nelle quali venivano individuate 70 potenziali aree da adibire a discarica provinciale, tra cui ben 18 presenti nei Comuni di Montefano e Recanati. A seguito di ciò abbiamo avviato una importante battaglia legale con un primo ricorso presentato al Tar e una attenta analisi della documentazione tecnica utilizzata dall’ente per verificare la correttezza o meno dell’iter seguito ma, a seguito della richiesta all’Ata della documentazione a supporto delle delibere, siamo stati costretti a produrre un altro ricorso a causa del diniego da parte dell’ente di alcuni documenti richiesti. Ricorso vinto e documenti ottenuti».



A fine 2021, nonostante i ricorsi del comitato, a cui si sono aggiunti quelli del Comune di Recanati e del Comune di Montefano, l’Ata ha adottato il piano d’ambito, mantenendo i 18 siti nei Comuni di Recanati e Montefano, trasferendolo comunque alla Regione per il controllo di congruità con il piano regionale gestione rifiuti. Il comitato ha così presentato un nuovo ricorso al Tar. «A marzo scorso, l’Ata, recependo le indicazioni formali espresse dalla Regione, ha deliberato l’approvazione delle modifiche, rendendo necessaria la prosecuzione della battaglia legale con conseguente presentazione del quarto ricorso al Tar a inizio luglio». Questa volta i legali del Comitato oltre a contestare l’intero iter amministrativo intrapreso, si riservano successive istanze risarcitorie nei confronti di enti e loro amministratori coinvolti in questa vicenda. Intanto questa settimana è stata convocata l’assemblea dell’Ata anche per l’approvazione definitiva del piano d’ambito.

«A prescindere dalla decisione ultima su dove realizzare il sito di discarica provinciale - prosegue il comitato -, qualora l’Assemblea approvasse il piano d’ambito, tutti gli 84 siti in esso inseriti verrebbero vincolati.

Ciò significa che i Prg non possono prevedere destinazioni contrastanti con quelle del piano d’ambito e che eventuali titoli edilizi rilasciati, in contrasto con la destinazione indicata dal piano d’ambito, sarebbero annullabili». Il presidente del comitato Fabio Lanari annuncia: «Non finisce qui, non indietreggeremo di un millimetro. Anzi, siamo pronti alla battaglia finale con la presentazione di un quinto ricorso al Tar qualora la settimana prossima venisse approvato il piano d’ambito».

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