Maxi piano da 43 milioni a Macerata. Otto palazzi da demolire, ma i lavori sono al palo

Maxi piano da 43 milioni. Otto palazzi da demolire, ma i lavori sono al palo
Maxi piano da 43 milioni. Otto palazzi da demolire, ma i lavori sono al palo
di Mauro Giustozzi
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Sabato 9 Dicembre 2023, 02:30 - Ultimo aggiornamento: 12:08
MACERATA Demolizione e ricostruzione delle otto palazzine di via Maffeo Pantaleoni. Un’opera ancora ferma al palo, dove due frustoli di terreno dal valore complessivo di tremila euro rischiano di frenare un progetto da 43 milioni. Il nodo? Si tratta di terreni ipotecati per i quali non può essere rilasciato il permesso senza il titolo di proprietà. Intanto però il Comune va avanti e pensa agli interventi che spettano all’ente per permettere l’avvio del cantiere. Se quando il cantiere potrà essere avviato.  

C’è infatti, da parte della giunta, l’affidamento delle opere preliminari da effettuare prima che venga realizzato l’intervento sulla strada, con l’allestimento di una paratia di sostegno strutturale indispensabile per la messa in sicurezza dell’area ubicata tra la viabilità comunale di via Pantaleoni e la zona su cui insistono i fabbricati privati che stabilizzi il terreno, cui seguirà poi la demolizione e quindi la ricostruzione degli edifici. Si tratta della modifica della tubazione stradale di via Pantaleoni della linea di adduzione del gas metano, lo spostamento dell’impianto semaforico all’intersezione tra via Pantaleoni e via Zorli e la rimozione di un corpo illuminante e nell’installazione di un nuovo punto luce per la pubblica illuminazione. Per lo spostamento dell’impianto semaforico è stato affidato l’intervento all’impresa Atlantico spa, gestore delle lanterne semaforiche comunali per un importo di 9.983,63 euro, per la modifica della tubazione stradale di via Pantaleoni della linea del gas metano sarà l’impresa Italgas, proprietaria della rete, ad intervenire per un importo di 60.571,44 euro, mentre per la rimozione di un corpo illuminante e l’installazione di un nuovo punto luce sarà opera della ditta Mariani per un l’importo di 3.297,66 euro. Complessivamente sono a disposizione per questi lavori 90.100,33 euro Iva inclusa. «Si tratta di interventi necessari – afferma l’assessore all’Urbanistica, Silvano Iommi - che riguarderanno poi anche i sottoservizi legati ad Apm e linee telefoniche in quanto si tratta di deviare le reti dei gestori di servizi in altre posizioni in base a progetti che sono stati già redatti, magari invece che in via Pantaleoni passeranno da via Zorli, il tutto per consentire poi l’avvio dei lavori legati alla paratia che dovrà essere costruita sulla strada, passaggio necessario prima di procedere poi alla demolizione degli edifici».

Sul più grande progetto di riqualificazione urbanistica della città che riguarda otto palazzine, una strada pubblica e 120 famiglie grava ancora un doppio handicap legato da una parte alla modulistica necessaria affinché i proprietari possano beneficiare dei vari bonus legati alla ricostruzione, cosa di cui si sta occupando l’Ufficio speciale alla ricostruzione, e dall’altro la presenza in due appezzamenti di terreno di ipoteche che, se non azzerate, rischiano di frenare l’intero progetto, con ritardi che potrebbero portare poi a sforare la tempistica prevista per la ricostruzione delle palazzine. 

Il condominio
 

«Il condominio più grande che si trova verso la farmacia sta risolvendo questioni legate all’assetto della proprietà di due frustoli di terreno - prosegue l’assessore Iommi - in quanto ci sono ipoteche su alcune pertinenze. Le parti in causa, anche grazie alla grande disponibilità dell’impresa appaltatrice, stanno cercando di individuare una soluzione soddisfacente in tempi rapidi che porti allo sblocco di questo stallo. I due frustoli rientrano infatti in una ipoteca più ampia per la quale c’è un’asta fissata a marzo, ma si cerca di fare del tutto per trovare una soluzione prima. Magari acquisendo le due pertinenze fuori dall’asta. Entro questo mese ci aspettiamo che vengano risolte queste problematiche. L’altro aspetto riguarda invece l’attesa di un modello che deve pervenire all’Usr e successivamente ai proprietari per poter completare la richiesta di un finanziamento che ha caratteristiche molto diverse da tutti gli altri utilizzati nella ricostruzione post sisma. Va ricordato che ci sono tempistiche che non si possono sforare altrimenti non si rientra più nei periodi stabiliti dalla legge visto che alcuni palazzi devono essere terminati entro il 2025 e gli altri nel 2026. Stiamo lavorando anche ad un piano di viabilità alternativa provvisoria durante il periodo della demolizione che riguarderà tutta l’area della Pace. Qualche disagio si creerà alla circolazione, purtroppo è inevitabile. Ci saranno sensi unici alternati, si cercherà di sfruttare anche le strade parallele come quella di borgo San Giuliano per sgravare il traffico da via Maffeo Pantaleoni». 

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