MACERATA - L'offerta imperdibile, in realtà, è un vero e proprio “pacco”. E così in provincia di Macerata, diverse persone, pensando di godere di un super sconto per acquisti facoltativi, si sono trovate obbligate a comprare prodotti da un catalogo, dovendo spendere almeno dai due ai cinquemila euro all'anno. Incredibile ma vero. Un superlavoro per la Federconsumatori, associazione alla quale le vittime si sono rivolte per risolvere il grosso guaio in cui si sono cacciate.
«Le persone che finiscono nel mirino - spiega Cristiana Tullio, presidente provinciale della Federconsumatori (nella foto) - ricevono una telefonata: “Salve, lo sa che può avere diritto a uno sconto che vale fino a tre anni? Se vuole le mando a casa un incaricato”. E purtroppo c'è chi, pensando che si tratti di un'occasione da non lasciarsi sfuggire, abbocca all'amo». E l'azione è fulminea. «Arriva subito un addetto dell'azienda che lascia un catalogo, proponendoti una scontistica e facendoti scegliere se acquistare o no, durante l'arco di durata della promozione, articoli per la casa: biancheria, lenzuola, coprimaterassi e altro ancora». Ed è in questo momento che si materializza la beffa. «L'incaricato - prosegue la presidente provinciale della Federconsumatori - fa presente che per lasciare il catalogo è necessario firmare un modulo. Ovviamente, a suo dire, una firma senza alcun impegno di acquisto. Ma così non è».
Chi cade nella trappola, con quella firma si impegna ad effettuare acquisti dai due ai cinquemila euro all'anno. «In tutti i casi - sottolinea Tullio - si tratta di aziende Srl: spesso chiudono, riaprono e spariscono di nuovo. Qualcuna ha anche avuto sanzioni dall'Antitrust (l'Autorità garante della concorrenza e del mercato)». Spicca il caso di una donna maceratese che dopo aver firmato il modulo, impegnandosi così a effettuare acquisiti per duemila euro, è stata convinta a sottoscrivere delle cambiali in quanto non aveva più soldi da spendere. In provincia, negli ultimi mesi, sono stati ben cinque i raggiri segnalati alla Federconsumatori.
«Se qualcuno dovesse avere la sfortuna di trovarsi in simili situazioni, non perda tempo e si rivolga ai nostri sportelli. Devo ricordare che da quando si firma il contratto, ci sono quattordici giorni lavorativi per usufruire del diritto di ripensamento. Non bisogna pagare e soprattutto non ci si deve impegnare tramite cambiali perché la matassa diventa ancor più difficile da sbrogliare».
Alla Federconsumatori sono inoltre arrivate tante segnalazioni per il comportamento di un'azienda di energia elettrica. «Quando ti chiamano fanno finta che sei un loro cliente e chiedono il codice dell'utenza per effettuare uno sconto - sottolinea la presidente Tullio -. In realtà si tratta di un altro gestore e con questo stratagemma ti fanno abbandonare la società con cui è attivo il contratto per passare con loro, ovviamente a tua insaputa. Alcuni si accorgono dell'accaduto solo al momento dell'arrivo della nuova bolletta. A rivolgersi a noi sono soprattutto anziani residenti in comuni dell'Alto Maceratese. Gli addetti di questa società sono degli abili oratori e le persone maggiormente vulnerabili sono quelle più in là con l'età, specialmente se con difficoltà di udito». Anche in questo caso prezioso è stato il lavoro della Federconsumatori. Si tratta di un'associazione, costituita nel 1988 con il sostegno della Cgil, che ha come obiettivi prioritari l'informazione e la tutela dei consumatori e degli utenti.
Macerata, firmano e sono obbligati
a spendere cinquemila euro
di Daniel Fermanelli
3 Minuti di Lettura
Domenica 26 Giugno 2016, 14:18 - Ultimo aggiornamento:
27 Giugno, 10:17
© RIPRODUZIONE RISERVATA