Macerata, firmano e sono obbligati
a spendere cinquemila euro

Cristiana Tullio
Cristiana Tullio
di Daniel Fermanelli
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Domenica 26 Giugno 2016, 14:18 - Ultimo aggiornamento: 27 Giugno, 10:17
MACERATA - L'offerta imperdibile, in realtà, è un vero e proprio  “pacco”. E così in provincia di Macerata, diverse  persone, pensando di godere di un super sconto per  acquisti facoltativi, si sono trovate obbligate a  comprare prodotti da un catalogo, dovendo spendere  almeno dai due ai cinquemila euro all'anno. Incredibile  ma vero. Un superlavoro per la Federconsumatori,  associazione alla quale le vittime si sono rivolte per  risolvere il grosso guaio in cui si sono cacciate.  

«Le persone che finiscono nel mirino - spiega Cristiana  Tullio, presidente provinciale della Federconsumatori (nella foto) -  ricevono una telefonata: “Salve, lo sa che può avere  diritto a uno sconto che vale fino a tre anni? Se vuole le  mando a casa un incaricato”. E purtroppo c'è chi,  pensando che si tratti di un'occasione da non lasciarsi  sfuggire, abbocca all'amo». E l'azione è fulminea.  «Arriva subito un addetto dell'azienda che lascia un  catalogo, proponendoti una scontistica e facendoti  scegliere se acquistare o no, durante l'arco di durata  della promozione, articoli per la casa: biancheria,  lenzuola, coprimaterassi e altro ancora». Ed è in questo  momento che si materializza la beffa. «L'incaricato -  prosegue la presidente provinciale della  Federconsumatori - fa presente che per lasciare il  catalogo è necessario firmare un modulo. Ovviamente, a  suo dire, una firma senza alcun impegno di acquisto. Ma  così non è».
Chi cade nella trappola, con quella firma si impegna ad  effettuare acquisti dai due ai cinquemila euro  all'anno. «In tutti i casi - sottolinea Tullio - si  tratta di aziende Srl: spesso chiudono, riaprono e  spariscono di nuovo. Qualcuna ha anche avuto sanzioni  dall'Antitrust (l'Autorità garante della concorrenza e  del mercato)».  Spicca il caso di una donna maceratese che dopo aver  firmato il modulo, impegnandosi così a effettuare  acquisiti per duemila euro, è stata convinta a  sottoscrivere delle cambiali in quanto non aveva più  soldi da spendere. In provincia, negli ultimi mesi, sono  stati ben cinque i raggiri segnalati alla  Federconsumatori.
 «Se qualcuno dovesse avere la sfortuna di trovarsi in  simili situazioni, non perda tempo e si rivolga ai  nostri sportelli. Devo ricordare che da quando si firma  il contratto, ci sono quattordici giorni lavorativi per  usufruire del diritto di ripensamento. Non bisogna  pagare e soprattutto non ci si deve impegnare tramite  cambiali perché la matassa diventa ancor più difficile  da sbrogliare».
 Alla Federconsumatori sono inoltre arrivate tante  segnalazioni per il comportamento di un'azienda di  energia elettrica. «Quando ti chiamano fanno finta che  sei un loro cliente e chiedono il codice dell'utenza per  effettuare uno sconto - sottolinea la presidente Tullio  -. In realtà si tratta di un altro gestore e con questo  stratagemma ti fanno abbandonare la società con cui è  attivo il contratto per passare con loro, ovviamente a  tua insaputa. Alcuni si accorgono dell'accaduto solo al  momento dell'arrivo della nuova bolletta. A rivolgersi a  noi sono soprattutto anziani residenti in comuni  dell'Alto Maceratese. Gli addetti di questa società sono  degli abili oratori e le persone maggiormente  vulnerabili sono quelle più in là con l'età,  specialmente se con difficoltà di udito». Anche in questo caso prezioso è stato il lavoro della  Federconsumatori. Si tratta di un'associazione,  costituita nel 1988 con il sostegno della Cgil, che ha  come obiettivi prioritari l'informazione e la tutela dei  consumatori e degli utenti.  
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