Macerata, Barbara vive sulla strada
da cinque mesi: «Sono io a volerlo»

La donna sulla strada
La donna sulla strada
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Lunedì 17 Ottobre 2016, 10:50
MACERATA - Da 5 mesi vive in strada per scelta: «I maceratesi hanno un cuore grande». Sulle ragioni che l’hanno spinta a fare della sua casa vicolo Orfanelli, la 46enne Barbara, mantiene il riserbo. Ma la donna accetta di raccontare come passa le giornate da senzatetto, all’aria aperta, con pochi spicci in tasca. Da giugno, infatti, la maceratese ha attrezzato quello spicchio di via dietro corso Cairoli come un piccolo rifugio.
Davanti ad un garage in disuso Barbara ha posizionato una sfilza di sacchetti, che racchiudono il suo mondo: vestiti, scarpe, detersivi, spazzole, coperte e ogni tipo di accessorio. Neanche la pioggia battente degli ultimi giorni e il termometro in calo le hanno fatto cambiare idea, spingendola a cercare una soluzione alternativa: «Sto benissimo- confida- non capisco perché tutti si chiedano come possa vivere così. Sono forte, di notte non ho paura e non mi manca nulla. In passato ho sempre avuto le comodità, ma ci si adatta a tutto piano piano. Ogni tanto dalle fogne vedo uscire qualche topo, ma non si avvicinano e questo mi basta».
Barbara dorme distesa su una sdraia, sul capo posa un ombrello a proteggerla dalle intemperie: «Non ho freddo - spiega - mi copro bene: certo quando arriverà la neve il problema si presenterà e forse dovrò andarmene da qui. Quest’estate l’ho passata sdraiata a prendere il sole, ovviamente non in costume, avevo una tintarella da far invidia. Adesso devo solo abituarmi al cambio di clima. Forse questa scelta è incomprensibile ai più, ma io sono molto felice».
Oggi la donna è disoccupata, in passato ha fatto la parrucchiera e diversi lavoretti: «La mia situazione familiare è difficile, nella mia abitazione non posso più tornare, ma questo lo tengo per me - dice -. Le persone mi aiutano moltissimo: i residenti mi danno qualche euro per fare colazione e prendere un caffè, mi portano vestiti e coperte che non usano e a pranzo lasciano sempre qualcosa per me. Quando posso mangio un piatto di pasta o compro dei tramezzini al bar. Cosa mi serve di più?».
È proprio quella rete fatta di piccoli gesti quotidiani a emozionare Barbara: «Una mia amica mi lava la biancheria - spiega- se ho necessità posso utilizzare casa sua per lavarmi i capelli, mentre mio fratello, che non vive in città, ogni tanto mi dà un sostegno economico. Non ho la televisione, né la macchina, né un cellulare all’ultima moda, per tenermi informata uso una radiolina che mi è stata donata. Ecco, se dovessi chiedere qualcosa forse penserei alle cuffie perché, per non disturbare, la radio la ascolto a basso volume. E un cd de Il Volo, il mio gruppo preferito». Poi prosegue: «Le giornate scorrono tranquille. Faccio lunghe passeggiate durante il giorno, ma poi la sera torno sempre qui, il vicolo è la mia casa. Qui vicino c’è il parcheggio Sferisterio le persone passano spesso, alcune si fermano e mi fanno domande sul perché vivo in strada, chiedono se possono rendersi utili, si offrono di trovarmi una sistemazione».
La sua presenza nella via non è passata inosservata, per ricambiare la gentilezza dei residenti Barbara si dedica alla pulizia della strada, e non solo: «Qui purtroppo gli spazzini non si vedono spesso - racconta- passo la scopa ogni giorno e tolgo l’immondizia, lo faccio con piacere. E poi aiuto le persone a fare manovra mentre parcheggiano, gli spazi sono stretti, evito che ammacchino le auto. Sono famosa nel vicolo, tutti hanno imparato a conoscermi».
Qualcuno, però, le ha fatto capire che la sua sistemazione è inopportuna: «All’inizio qualche residente si è lamentato per una questione di decoro- confida Barbara -, io ho sempre risposto che il vicolo è di tutti e se voglio dormirci è affare mio. Non disturbo, tengo pulito e non faccio nulla di male. Si tratta di una minoranza, la maggior parte dei vicini è sempre stata gentile e premurosa».
In molti, del resto, hanno provato a tenderle la mano, ma la 46enne non sembra voler rinunciare al suo stile di vita alternativo: «Ci siamo arresi - ammette un vicino di casa -, le abbiamo offerto più volte un posto caldo in cui dormire, anche temporaneo, ma Barbara si è sempre rifiutata con decisione: alla fine ognuno è libero di vivere come preferisce. Comunque ci prendiamo cura di lei come possiamo, con piccole cose».
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