MACERATA - Sarà eseguita oggi all'obitorio dell'ospedale di Macerata l'autopsia sul corpo di Adriano Machella, il farmacista maceratese di 59 anni, trovato carbonizzato in una zona boschiva di Grotta di Santa Sperandia tra i comuni di Treia, San Severino e Cingoli. L'esame, disposto dal pubblico ministero di turno, sarà eseguito dal medico legale Antonio Tombolini. All'accertamento, difficoltoso viste le condizioni del corpo di Machella, saranno presenti anche i familiari del farmacista, il fratello e la sorella, tramite l'avvocato Paolo Carnevali. Il farmacista si era allontanato dalla sua abitazione in via Panfilo sabato scorso. Da allora nessuno lo aveva più visto, né era riuscito a mettersi in contatto con lui.
Dopo cinque giorni, giovedì sera, sono stati i carabinieri di Treia a scoprire il cadavere. I militari stavano effettuando un sopralluogo quando hanno visto una Fiat Punto parcheggiata. All'interno non c'era nessuno. Vista l'ora e il luogo i militari, insospettiti, hanno controllato nelle vicinanze fino a fare la macabra scoperta. Sul posto sono intervenuti i colleghi del Reparto operativo e poco dopo il medico legale. Dagli accertamenti compiuti sul posto è emerso che la morte risalirebbe a non oltre le 24 ore dal ritrovamento e il farmacista, prima di morire si sarebbe trascinato per diversi metri. In macchina sono stati trovati numerosi farmaci. L'ipotesi è che prima di darsi fuoco, Machella si sia intorpidito con dei farmaci. Dopo l'ispezione esterna la salma del farmacista sarà restituita ai familiari per organizzare il funerale. Intanto all'indomani del drammatico ritrovamento gli inquirenti non hanno trovato alcun biglietto, né in macchina né a casa. Machella non ha lasciato alcuno scritto che comunicasse una decisione così estrema.
Alle parole non dette del farmacista hanno fatto da contraltare le parole di chi lo aveva conosciuto e con lui era cresciuto. Commovente il ricordo del regista Maurizio Boldrini (Minimo Teatro) lasciato su Facebook: «Nel tempo delle ciliegie Adriano è morto, si è dato fuoco. Era un compagno della banda dei ragazzini delle case popolari. Adriano era il più misurato, acuto, taciturno, come fosse già grande. Ricordo una delle sue prime gare di atletica. Continuò a vincere tante e tante gare, divenne il nostro esempio sportivo. Studiò farmacia, roba tosta. Poi la vita corrente, che corre talvolta più dei sogni di un ragazzo. Caro Adriano ti lasceremo qualche ciliegia sulla pianta in questa fine di maggio».
Macerata, il farmacista ha preso
farmaci prima di darsi fuoco
3 Minuti di Lettura
Sabato 28 Maggio 2016, 14:40 - Ultimo aggiornamento:
31 Maggio, 22:12
© RIPRODUZIONE RISERVATA