Gestione idrica, un altro mese di tempo a Macerata: tecnici al lavoro per la bozza di intesa

Gestione idrica, un altro mese di tempo a Macerata: tecnici al lavoro per la bozza di intesa
Gestione idrica, un altro mese di tempo a Macerata: tecnici al lavoro per la bozza di intesa
di Luca Patrassi
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Giovedì 1 Febbraio 2024, 02:45 - Ultimo aggiornamento: 12:55

MACERATA Accolta ieri la proposta formulata dal presidente della Provincia, Sandro Parcaroli, rinviata al prossimo 27 febbraio l’assemblea dei sindaci dei Comuni che fanno parte dell’Ambito territoriale ottimale 3. Decisione motivata con la necessità di dare il tempo necessario ai tecnici di formulare la bozza di intesa per arrivare al gestore unico del servizio idrico provinciale.

L’intesa

Intesa che appare più vicina dopo la serie di incontri - promossi dal primo cittadino Sandro Parcaroli - tra gli amministratori e i tecnici delle società di gestione e i sindaci. C’è appunto accordo sulla volontà di mantenere pubblica la gestione dell’acqua partendo dall’utilizzo di una società già attiva nel settore nella quale far entrare poi le varie municipalità e le aziende di gestione con un peso da definire. Tempi strettissimi per trovare l’accordo anche formale ed appunto prossimo appuntamento fissato per il 27 febbraio quando però si spera che l’intesa di massima possa aver trovato riscontro formale sui vari aspetti. Ieri comunque i sindaci si sono dichiarati favorevoli alla richiesta di rinvio.

La situazione, comunque, appare evidentemente migliorata rispetto ai tanti anni passati inutilmente a dividersi sulla gestione del servizio idrico e su come arrivare a una società pubblica di gestione delle acque. Una lunga serie di polemiche e di rinvii che avevano insinuato il sospetto che qualcuno in realtà volesse perseguire l’obiettivo di arrivare alla gara e consegnare ai privati il servizio idrico nella provincia maceratese.

La divisione

Ci si era poi divisi sulla scelta di una società consortile di primo o di secondo livello che vedesse presenti i rappresentanti dei Comuni o della società e si era infine arrivati a una serie di incarichi legali nel tentativo di definire il percorso da seguire. Fino a qualche mese fa quando si è deciso di percorrere una terza via con il ricorso appunto a una società già esistente variandone poi i contenuti in termini di soci e di quote. Ora c’è un altro mese di tempo per chiudere la partita della gestione pubblica, ultima chiamata possibile per l'Aato 3 prima del formalizzarsi della messa a gara e della consegna ai privati della gestione del servizio idrico nel territorio provinciale maceratese.

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