CORRIDONIA - Un funerale doppio per Saif Ullah Ejaz. Fino a ieri, il corpo del sedicenne di origini pakistane che ha perso la vita martedì pomeriggio dopo essersi schiantato contro un albero mentre scendeva lungo via Fonte Lepre in sella alla sua bici era ancora all’obitorio dell’ospedale di Macerata, ma quel che è certo è che saranno due le cerimonie in suo onore. La prima si terrà a Corridonia, per dare modo a parenti e amici “locali” di poter dare un ultimo saluto al ragazzo; in un secondo momento la salma farà poi ritorno in Pakistan, terra natale della famiglia, anche se ormai da molti anni risiedeva in Italia.
La giornata di ieri, ovviamente, è stata quella del lutto.
La bontà del suo sorriso si trasformava in indulgenza quando tutti noi, per errori burocratici o per naturali difficoltà linguistiche lo chiamavamo con nomi diversi, senza capire mai se stessimo usando quello giusto. Il sorriso e la voglia di scherzare non lo abbandonava mai, neanche durante i duri giorni del Ramadan, che rispettava rigorosamente, e vedeva i compagni mangiare o bere; in quei momenti veniva fuori il suo humor quasi innato, e faceva notare garbatamente, ridendo sotto i baffi (e nel suo caso non è un modo di dire), la poca delicatezza di chi non si curava del sacrificio che lui stava facendo. Non dimenticheremo mai il suo sorriso. Tutta la nostra scuola, i suoi compagni di classe, i suoi professori, i collaboratori scolastici si stringono intorno alla famiglia. Saif mancherà a tutti».
Anche il sindaco Giuliana Giampaoli si è unita al cordoglio per il tragico evento. «Quando si spezza una giovane vita, nel pieno della speranza di un futuro ricco di promesse, la ragione fa fatica a darsi pace – ha scritto il primo cittadino su Facebook –. In un momento così tragico esprimo dal profondo del cuore, a nome mio, dell’amministrazione, di tutta la comunità, dal primo all’ultimo dei cittadini, il cordoglio e la nostra vicinanza alla famiglia, a tutti gli amici e ai compagni di scuola».