Corridonia, l'allenatore Castori
incontra gli studenti dell'Ipsia

Castori all'Ipsia
Castori all'Ipsia
di Mauro Giustozzi
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Domenica 29 Maggio 2016, 11:43

CORRIDONIA - «Nessun ostacolo è insormontabile, mai arrendersi. Nel  calcio come nella vita». E' l'insegnamento che Fabrizio Castori, tecnico  tolentinate fresco di un campionato di serie A alle  spalle, lascia alla platea degli studenti dell'Ipsia di  Corridonia dove è stato ospite per parlare di calcio e  di vita.  Castori ha preferito glissare sul suo futuro di  allenatore sospeso tra Carpi, Cesena, Ascoli e altri club, e si è  sottoposto di buon grado a selfie e foto ricordo di  gruppo con studenti ed insegnanti del professionale di  Corridonia guidato dalla dirigente Francesca Varriale ma  che ha avuto soprattutto nei docenti Patrizia Donati e  Fiorenzo Pettinari coloro che hanno organizzato ed  animato l'incontro con gli alunni. Alla presenza anche  di diversi amministratori locali, come gli assessori di  Corridonia Cesca e Stortoni, e quello di Macerata,  Canesin.
 

 


Particolarmente curioso il faccia a faccia tra Castori e  il 76enne Gianfranco Garbuglia, vecchia gloria del  calcio corridoniano con trascorsi in serie A con la  Lazio negli anni Settanta. Un fragoroso applauso da  stadio ha accolto il mister al suo ingresso nell'aula  magna e per lui la scrivania dietro la quale ha  raccontato la sua storia, per oltre due ore è divenuta  come l'area tecnica del campo di gioco. Con Castori  sempre in piedi a parlare e rispondere ai quesiti degli  studenti.
«E' stata la grandissima passione che ho da sempre per  il calcio che mi ha fatto raggiungere questi traguardi  - ha esordito Fabrizio Castori -. E' vero che ho esordito  in serie A a 60 anni ma l'ho fatto esclusivamente con le  mie forze, senza mai legarmi a carri particolari o a  giri di procuratori. Ho vinto campionati in tutte le  categorie, esclusa la Seconda, e con il lavoro duro, la  passione ed il sacrificio ho raggiunto il mio sogno di  allenare in serie A. Voglio dirvi che davanti agli  ostacoli che la vita vi presenta non bisogna mai  arrendersi: ma superarli vi rende più forti».
Il tecnico di origini settempedane ha poi ricordato il  suo legame con Corridonia. «E' qui che a 21 anni iniziai  a lavorare da ragioniere all'Oleificio Mercuri, che  ancora ringrazio, continuando a giocare al calcio - ha  detto il mister - ma dopo tanta gavetta nel calcio  minore, con tante vittorie, l'idea di fare l'allenatore  professionista arrivò quando fui chiamato dal Lanciano  in serie D. Dovevo fare una scelta definitiva ed in  questo a spingermi fu soprattutto mia moglie».
 Intermezzata da un video sulla cavalcata del suo Carpi  dalla B alla A la mattinata è proseguita con le  curiosità raccontate da Fabrizio Castori tra l'emozione  di calcare campi come San Siro o l'Olimpico fino  all'esperienza dei tre anni di allenatore nella comunità  di San Patrignano. 

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