Centro di Civitanova, residenti uniti in un comitato: «Vogliamo partecipare alle decisioni»

Centro di Civitanova, residenti uniti in un comitato: «Vogliamo partecipare alle decisioni»
Centro di Civitanova, residenti uniti in un comitato: «Vogliamo partecipare alle decisioni»
di Emanuele Pagnanini
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Domenica 25 Febbraio 2024, 04:10 - Ultimo aggiornamento: 15:12

CIVITANOVA Il comitato Residenti Uniti per il centro si istituzionalizza. I fondatori hanno approvato uno statuto e stanno raccogliendo diverse adesioni, dopo il flash mob organizzato una settimana fa sotto le logge di palazzo Sforza. L’obiettivo è «promuovere tutte le iniziative utili e necessarie per la ricerca di soluzioni alle problematiche del centro a difesa della qualità della vita, a salvaguardia della salute pubblica, per il miglioramento della sicurezza pubblica, dei trasporti e della viabilità, deli spazi di socializzazione e, in genere, di tutti i servizi».

L’identità

Comitato che si professa «spontaneo, apartitico, nato dall’esigenza dei cittadini di farsi ascoltare rispetto ad alcune scelte di questa amministrazione che vanno in senso contrario rispetto alla logica del buon vivere».

In particolare, la protesta era nata contro l’istituzione della Zona arancione, un’area di sosta riservata ai residenti lungo le vie Col di Lana, Asiago e l’ultimo tratto di via Vela che avrebbe creato «un privilegio per quei residenti rispetto a quelli della zona circostante dove ci sono zone a pagamento». Rispetto a queste scelte, il nascente comitato non è stato ascoltato.

Le richieste

«Dopo ben 80 richieste di incontro protocollate e il coinvolgimento del difensore civico – si legge nella nota – nessuno ha mai avuto risposta. L’esasperazione ci ha portato a scendere in piazza per far sentire la nostra voce e chiedere un altro incontro al sindaco. Che, invece, replica a mezzo stampa parlando di “argomenti generici” alla base della nostra protesta». Ecco, invece, che il comitato elenca in modo specifico i temi sollevati. «Per quanto riguarda i parcheggi, il comitato non è mai stato coinvolto in incontri che sappiamo sono stati fatti per valutare parcheggi a pagamento in tutto il centro. Le nostre perplessità sono anche rivolte alle numerose e impattanti nuove costruzioni che stanno trasformando la città. Civitanova viene trasformata a suon di varianti approvate di notte, senza alcun coinvolgimento della cittadinanza. Non è vero che un aumento della volumetria porti ad un aumento dei residenti, che stanno invece diminuendo».

Il turismo

«Crediamo - proseguono - che queste nuove costruzioni siano indirizzate al turismo mordi e fuggi. Dietro di noi non c’è nessuna matrice politica, se non quella legata all’etimologia del termine che deriva dall’amministrazione della polis per il bene di tutti. È questo che vogliamo fare, partecipare alle decisioni che riguardano la città. Perché ci viene impedito? Restiamo ancora in fiduciosa attesa di una convocazione per un confronto pacifico e costruttivo. Nel frattempo continueremo a raccogliere adesioni, ad ascoltare il malcontento di chi vive a Civitanova, a tenere alta l’attenzione sui problemi che ci sembrano ormai urgenti e, perché no, a scendere di nuovo in piazza».

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