CIVITANOVA Le strade di Civitanova continuano a essere motivo di ironia sul web ma anche di denunce per danneggiamenti ai veicoli. Buche protagoniste delle segnalazioni dei cittadini un po’ in tutta la città. Proprio in questi giorni è stato completato l’intervento di asfaltatura della rotatoria alle porte di Santa Maria Apparente, quella tra via San Costantino e via Pellico.
Il circuito
Circuito completamente rifatto, come pure la zona dell’incrocio del Pincio a Civitanova Alta.
Strada che necessitava di un nuovo asfalto, anche perché è quella di collegamento con il depuratore e l’isola ecologica per i rifiuti ingombranti, dunque transitata anche da mezzi pesanti. Dunque qualcosa si muove sul fronte asfalti, ma è ancora troppo poco. Emerge chiaramente anche dai commenti sotto il post del sindaco che contengono i citati video riguardanti gli interventi a Civitanova Alta e la rotatoria sponsorizzata Ahmadi a Santa Maria Apparente. «Buon inizio, ma non basta», recita un commento tra i più pacati: «si vuol far passare una manutenzione ordinaria come chissà quale opera», scrive invece un cittadino più pungente.
Le segnalazioni
E poi è un fiorire di segnalazioni riguardanti altre strade, più lunghe e molto più trafficate. La statale 16, nel tratto di via Martiri di Belfiore, tra le più gettonate. Nei pressi della rotatoria con la superstrada, l’asfalto cade letteralmente a pezzi. «Sembra di stare su di uno scolapasta», scrive una cittadina. Altre segnalazioni riguardano via Regina Elena, strada che sfocia in corso Umberto I. Ma praticamente tutte le arterie principali della città sono elencate. «Hai voglia ad asfaltare, sindaco, mancano solo i tre quarti della città», scrive un altro residente. Ed ecco che compare corso Garibaldi, altra strada che mette a dura prova le sospensioni. «Pensiamo a chi ha unito l’Italia», recita un altro post. «La statale 16, via Aldo Moro, corso Garibaldi» sono gli inviti ad intervenire rivolti da un altro cittadino. Non manca la zona di San Giuseppe, dove accanto al nuovo campo sportivo non ci sono i marciapiedi, e la strada di contrada Cavallino «ferma al tempo dei carretti trainati da cavalli».