Civitanova, Ciarapica e il calumet della pace: «Toro Seduto? Troiani non c’entra. Tutte le scelte prese all’unanimità»

Ciarapica: «Toro Seduto? Troiani non c’entra. Tutte le scelte prese all’unanimità»
Ciarapica: «Toro Seduto? Troiani non c’entra. Tutte le scelte prese all’unanimità»
di Emanuele Pagnanini
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Mercoledì 15 Marzo 2023, 03:15 - Ultimo aggiornamento: 15:05

CIVITANOVA  - Ha fatto il giro d’Italia la proposta di intitolare un piazzale a Toro Seduto, soprattutto per il collegamento con Anna Frank fatto dall’allora vicesindaco Fausto Troiani che scrisse: «Proporre Anna Frank è speculazione politica. Se si vuol dare una via al simbolo di un genocidio, perché non Toro Seduto?». Sulla questione il sindaco Fabrizio Ciarapica, però, non vede «alcun riferimento a quell’intervento». 

 

«La commissione toponomastica propone e la giunta approva, questa è la procedura – spiega il primo cittadino –.

Proprio per dare ampia rappresentanza, la commissione è composta da tre membri di maggioranza e due di opposizione. Tutte le proposte di intitolazione sono state scelte unanimemente. Per me, un fatto molto positivo. Non c’è alcun dualismo Anna Frank – Toro Seduto. Le proposte sono tante. Ricordo Pasqualina Pezzola, figura amata da tutti i civitanovesi. Infine l’Europa ha riconosciuto la figura di Toro Seduto come simbolo del genocidio dei nativi americani. Lo Fa l’Europa e non lo può fare Civitanova?». Interviene anche Giorgio Pollastrelli (Lega) presidente della commissione toponomastica (gli altri sono Pierpaolo Turchi e Roberto Pantella per la maggioranza e, per l’opposizione, Piero Gismondi e Silvia Squadroni, sostituita da Lavinia Bianchi in quella seduta).

L'intitolazione

«L’intitolazione a Tatanka Yotanka, meglio conosciuto come Toro Seduto, è stata una mia proposta, formulata dopo una fitta corrispondenza con Alessandro Martire (delegato in Italia e presso l’Alto Commissariato dei Diritti dell’Uomo di Ginevra, della nazione Lakota Sioux di Rosebud). Il primo aprile sarà a Macerata per un convegno e che sarebbe felicissimo nella mattina dello stesso giorno di venire a Civitanova. Ma anche le altre intitolazioni sono nate in un clima unanime, ricettivo e serio».

Dall’opposizione, invece, giudizi molto negativi. Mirella Paglialunga parla di «un modo di far politica infantile». «C’è la volontà di contrastare tutto ciò che si ritiene legato in qualche modo alla sinistra. Un’arroganza che si riscontra all’interno di tutte le commissioni. Nella delibera si giustificano le scelte con una misera riga. Ad esempio, per Anna Frank si dice solo vittima di una rappresaglia. Non si conosce la storia. L’unico atto di rappresaglia che vedo viene fatto contro la sinistra». 

Civitasvolta
 

Voci critiche anche da fuori il consiglio comunale. Civitasvolta scrive: «Intitolare vie e piazze non è un gioco delle parti per promuovere o bocciare le famose ideologie di cui non si vuol parlare. Avete bocciato l’intitolazione a Nilde Iotti perché di sinistra e non civitanovese, ma Bartali e gli altri sono di Civitanova? La commissione è a conoscenza che Bartali fu una staffetta partigiana? Conoscete la differenza tra dittatura e totalitarismo, tra genocidio e la shoah? Non conoscete di certo la Costituzione e il ruolo delle istituzioni».

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