Civitanova, Paola Paciotti rilancia
"Andiamo avanti con grande orgoglio"

L'imprenditrice Paola Paciotti
L'imprenditrice Paola Paciotti
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- Ultimo aggiornamento: 12 Febbraio, 05:30
CIVITANOVA - “Paciotti c’è da sessanta anni. C’è stata con i nostri genitori, c’è con noi e ci sarà anche domani con i nostri operai e con i fornitori che ci hanno seguito”.
Paola Paciotti, come sempre, è molto chiara ed anche alla notizia arrivata dal Tribunale di Macerata risponde con ottimismo e la volontà di voler definire positivamente la questione. Il giudice del Tribunale di Macerata ha dichiarato improcedibile la proposta di concordato avanzata tempo fa da Cesare Paciotti. Una storia legale complessa che parte nel 2013: la celebrata griffe civitanovese è in difficoltà per la prolungata crisi economica globale e ci sono aziende che si rivolgono al Tribunale con un’istanza di fallimento. La Paciotti, assistita dall’avvocato Fiorenzo Principi, presenta un’istanza di concordato sostenuta da un piano di risanamento aziendale.
Una nuova proposta di concordato è stata avanzata nel maggio scorso, accettata dai fornitori non garantiti. Tra l’altro si indicava il ricorso alla cessione di immobili, partecipazioni societarie, crediti e flussi finanziari oltre al pagamento anche dei debiti tributari pendenti.
Compito dei legali ora trovare una soluzione all’impasse venutosi a creare con la decisione del giudice.
Paola Paciotti è ben sicura del fatto suo ed evidenzia quanto accaduto in questi ultimi tre anni di ristrutturazione aziendale: “Sono stati tre anni di impegno e che hanno visto concretizzati risultati anche economici positivi. Dunque siamo ben intenzionati ad affrontare e risolvere anche questa ultima situazione, come del resto in questi tre anni abbiamo fatto garantendo occupazione e indotto. Abbiamo lavorato bene e continueremo a farlo con i nostri operai e con i fornitori che hanno creduto in noi. Tutta gente che ha fiducia in una azienda che ha 60 anni di storia e di successi costruiti con il lavoro e con la serietà che ci ha sempre contraddistinto”.
Il messaggio finale: “Vogliamo andare avanti e lo faremo, questo deve essere chiaro. Non conosco i meccanismi giudiziari ma conosco bene l’azienda Paciotti”.
 
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