Civitanova, il padre non vuole
che studi: lui si infuria e devasta casa

Il pronto soccorso dell'ospedale di Civitanova
Il pronto soccorso dell'ospedale di Civitanova
2 Minuti di Lettura
- Ultimo aggiornamento: 7 Febbraio, 05:30
CIVITANOVA - Il papà lo costringe a trovarsi un lavoro, ma lui vuole continuare i suoi studi. Sarebbe questo il motivo all’origine di una lite in famiglia che è degenerata al punto che il figlio ha distrutto la casa e la nonna per il grosso spavento si è sentita male ed è stata portata all’ospedale per dei controlli. 
Momenti ad alta tensione l'altra sera in una abitazione di Civitanova Alta, dove vive da tempo una famiglia di origini maghrebine. Tutto sarebbe cominciato con una accesa discussione tra padre e figlio. Il genitore, infatti, vuole che il figlio si trovi quanto prima un lavoro; il ragazzo, invece, che ha venti anni, vorrebbe continuare la carriera scolastica. Stando alle ricostruzioni non sarebbe la prima volta che tra padre e figlio si arriva allo scontro sempre per questa ragione. Ma l'altro ieri, la situazione è degenerata e per sedare gli animi è dovuta intervenire anche la polizia. 
Il ventenne ha infatti dato in escandescenza e ha preso a sfasciare i mobili di casa: ha spaccato tutto quello che trovava davanti e si è pure ferito: nel mandare in frantumi un vetro, infatti, e si è lacerato una mano. Il ragazzo ha messo a soqquadro praticamente tutte le stanze e alla fine è stata allertata la polizia, prima che la situazione degenerasse ulteriormente. 
Sul posto, è arrivata la Volante del commissariato. Gli agenti hanno riportato la calma tra il figlio e suo padre, provando a far ragionare sia l’'uno che l'altro. La calma è stata ripristinata ma pare che ognuno sia rimasto fermo sulle proprie posizioni.
Nell'abitazione di Civitanova Alta è arrivata anche una ambulanza. La nonna del ragazzo, che ha più di settanta anni, si è sentita male, probabilmente non ha retto allo spavento. E’ stata portata all'ospedale per accertamenti, ma per fortuna si è ripresa quasi subito. E’ stato medicato alla mano al pronto soccorso anche il giovane.
© RIPRODUZIONE RISERVATA